Cronache antimafffiose, caso Casamonica: Saviano, hai perso un’altra occasione per tacere


Pubblicato il 21 Agosto 2015

di Marco Pitrella

È  Roberto Saviano  l’aglio che tutto il web ruttare fa.

Non poteva che essere lui ad  intervenire sui funerali di Casamonica: “La chiesa Don Bosco rifiutò i funerali a Welby – (nel 2006 si spense per eutanasia, ndr) – e ieri ha accolto i funerali del capoclan”, ha scritto il vate della Campania felix.

L’occasione fa Saviano ladro (del resto la Cassazione l’ha condannato per aver “copiato” tre articoli su Gomorra) e il terreno per l’intervento di Robbberto è perfetto: c’è mafia capitale (il pane quotidiano dell’antimafffia), tutta un bluff  e come ha sottolineato Pennacchi (il fascio comunista) “so quattro spicci”. Mentre per alcuni Procuratori della Repubblica, meno legati al marketing “magistrAle”, quella di Roma tutto sarebbe fuorché mafia. (La mafffia, in fondo, siciliana è).

Infine, a completare il funéreo dipinto di Saviano, c’è l’attacco alla chiesa sapientemente costruito facendo leva sul ventre molle dell’italiano medio (attraverso il paragone con Welby, appunto) subito pronto confondere laicità con anticlericalismo.

“Ma giudica Dio, non la politica”,  ha detto giustamente il parroco che i funerali ha celebrato.

E Dio disse “non rubare & non uccidere”… vero è.

E quindi? a Welby, morto per eutanasia, i funerali no e a Casamonica, capoclan, sì? Sì, è la risposta della chiesa che le sue buoni ragioni dottrinali avrà avuto. I fedeli obbediscano e non son problemi d’atei questi.

Il funerale folkloristico sulle note del padrino suonato, tra l’altro, all’esterno della chiesa si commenta da se… nulla d’illegale c’è stato. Le parole di Saviano diventano fuffa e nella più.

Ma tempi suoi – e “dell’Italia che diventa Sicilia”, profetizzò Sciascia – sono, purtroppo… quei tempi a cui Papa Bergoglio farebbe bene a non adeguarsi se non vuol passare alla storia come il Gorbaciov del cattolicesimo.

Tempi in cui è il pensiero unico, misura dell’indignazione collettiva (di cui Saviano è sacerdote), a stabilire  cosa sia buono e cosa sia giusto”. La tanto sbandierata indignazione appare davvero incomprensibile, e piuttosto che ascoltar miserevoli lezioncine morali, preferisco usare il “libera chiesa in libero stato”. Il Vaticano non è un appendice del Quirinale e le chiese non sono succursali delle Prefetture.

La suddetta  polemica sui funerali somiglia tanto  all’arrogarsi il diritto d’aprire il frigorifero in casa d’altri senza chiedere permesso.

Pur non avendo il dono della fede “credo” nella chiesa, mater et magistra, che la parola di Dio esprime. E peccato mortale, per la chiesa, aborto & eutanasia sono e all’orizzonte – a salvaguardia dell’autentica laicità – nessun crociato combatte il libero arbitrio.

Allora buonanima di Casamonica. Sì, buonanima. Perché nello spirito cristiano spetta al Signore separare il migliore dei diavoli dal peggiore degli angeli; sarà compito dei “liberi e forti”, invece, non portare alcun fiore sulla tomba del boss… anche così sarà reso omaggio alla memoria degli onesti (e di Welby).

 


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

1 min

La variante della concessione demaniale marittima richiesta dalla società La Tortuga Srl nel porticciolo di Ognina, a Catania, è stata rilasciata legittimamente dalla Regione Siciliana anche in seguito a decisione del Tar etneo e non avendo ricevuto formalmente dall’amministrazione comunale, dopo ripetuto sollecito e attraverso i canali procedurali previsti, una richiesta concorrente sul portale del […]

3 min

Comune di Catania Ufficio Stampa 22.11.2024 Ognina, sindaco Trantino chiede alla Regione revoca concessione Tortuga Un urgente e immediato intervento in autotutela all’assessorato regionale territorio e ambiente sulla variante alla concessione demaniale marittima rilasciata lo scorso 17 ottobre alla società “Tortuga” nel porticciolo di Ognina, è stato formalmente richiesto dal sindaco di Catania Enrico Trantino, […]

2 min

comunicato stampa L’associazione Le Aristogatte aveva impugnato l’illegittima ordinanza n. 9 del 16/03/2021 del Comune di San Pietro Clarenza che vietava a chiunque di somministrare qualunque tipo di alimento a uccelli selvatici ed in particolare piccioni (columbia livia domestica), cani e gatti randagi per difendere i diritti degli animali. L’Avv. Floriana Pisani del Foro di […]