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CRONACHE CATANESI DELLA LEGALITA’ ALL’ITALIANA, BRILLANTE OPERAZIONE DEI VIGILI URBANI: RECUPERATI OLIVE, FICHIDINDIA. E ANCHE UN UOMO. USTIONATO
Pubblicato il 20 Settembre 2014
Non si placa l’eco per la mirabile operazione in difesa della Legge. E dell’ordine. Da centrosinistra e sinistre diffuse (societàcivili comprese) un grande applauso.
Rilevato qualche “effetto collaterale”, ma nella norma, appunto…
E già si annuncia iniziativa democratica, con un prossimo convegno intitolato “Giù le mani dal Codice Rocco”!
di iena illegale e mafiosa marco benanti
In una città dove la legalità letteralmente travolge tutti e tutto, grazie all’opera incessante -e senza guardare in faccia a nessuno, nè allo schieramento politico- degli organi di controllo, ieri le cronache registrano un mirabile esempio di affermazione della legalità: in piazza Risorgimento, i vigili urbani hanno provveduto ad un’azione antiabusivismo. Erano in una piazza della periferia, mica a Palazzo degli Elefanti, dove l’abusivismo non esiste: un uomo, già operaio edile, aveva olive e fichidindia, ma non erano in regola. Un abusivo!
Ma la Legge e l’Ordine si sono affermati, come si affermano ogni giorno a Catania, con i poveracci come come quelli del “circolo magico” (talmente “magico” che in questi casi sull’uso del denaro pubblico non ha da dire nessuno o quasi). Però, quell’uomo si è dato fuoco. E rischia la vita. Ma in questi casi -parrebbe si sia detto- si tratterebbe di “effetti collaterali” nella norma. Sempre nella norma.
Di fronte a questo ennesimo splendido episodio di “Legge ed Ordine”, da destra si è rilevato che in ogni caso magari una qualche forma -magari di sponda- di “giustizia sociale” si dovrebbe perseguire.
Dal centrosinistra e dalla sinistra diffusa, con il sostegno in bianco delle societàcivili, si è riaffermato un principio di sinistra e progresso: legge e ordine vanno affermate sempre. Comunque. Per la giustizia e, naturalmente, lo sviluppo.
Di fronte agli attacchi fascisti che parlano di una legalità che serve a conservare ed aumentare le differenze sociali, dallo schieramento popolare e democratico si è ribattutto che simili argomentazioni della cultura di destra vanno respinte.
Per questo, dallo schieramento del progresso si è ribadito che su ordine e disciplina non si fanno commenti (nemmeno per disegno), come per le sentenze. Che vanno accettate, senza fiatare. Come fossero scolpite sulla pietra, secondo una logica progressista che ricorda quella del protagonista de “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”.
Coerenti con questa braccio alzato pardon con questa filosofia di vita, dallo schieramento democratico e popolare si è annunciata una prossima iniziativa cultural-giudiziaria, un convegno dal titolo “giù le mani dal Codice Rocco!”. Invitati tutti i sinceri democratici.
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