Catania è al dissesto, ne prendiamo atto.
Ha governato, post dc, negli ultimi 25 anni, lo stesso blocco sociale, gli stessi uomini degli affari, degli appalti, sindacalisti di regime che diventavano assessori, politici che come ballerine di terza fila da avanspettacolo cambiavano schieramento, condannati per malaffare che si facevano sostituire da parenti, amici, amici degli amici.
Il livello di disoccupazione coinvolge ormai quasi la metà della popolazione attiva, la delinquenza minorile la fa da padrona in centro storico ed in periferia, le piazze di spaccio fanno floridi affari, i ragazzi non studiano e neanche lavorano.
Il mercato delle case è in mano agli speculatori, la riqualificazione del centro urbano è una bestemmia.
1 miliardo e 600 milioni di dissesto non sono una bazzecola.
La città muore ed i soliti noti non solo se ne fottono ma manifestano contro il dissesto da loro causato.
Se vai in una scuola, se vai in ospedale, se prendi un autobus capisci che tutto è alla malora, alla malora è anche la speranza dei lavoratori e dei cittadini onesti.
La dispersione e l’abbandono scolastico sono a due cifre ed a più cifre sono i premi di produzione per i dirigenti delle amministrazioni periferiche. Classi pollaio, strutture cadenti, caro affitti e clientele sono la quotidianità del nostro sistema d’istruzione.
Come Cub Catania e Cub Sur Sicilia stiamo seguendo importanti vertenze, dal Precariato Storico, all’arroganza feudale di alcuni presidi che grazie alla 107 si sentono, anche grazie ai loro servi, i padroni del podere.
Stiamo seguendo, la vicenda del Cara di Mineo,
della Catania Multiservizi, società partecipata ad intero capitale pubblico.
Stiamo seguendo ed organizzando la vicenda dei diritti dei disabili, dei loro assistenti ormai ridotti alla fame, diritti negati dal governo Regionale e dall’Ufficio Scolastico Regionale.
Solo annunci per gli LSU, la Formazione Professionale e gli ex Sportellini dei Centri per l’Impiego.
La misura è colma.
Catania necessita di una vera mobilitazione e di una vera valutazione da parte del governo nazionale, Sanità, Scuola, Mobilità, Diritto allo Studio, Diritto al Lavoro, Diritto all’Abitare non possono essere lasciati nelle mani dei soliti noti.
Franco Tomasello.
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