Nella foto la segretaria quando aveva qualche anno di meno…
“tra poche ore, afferma Adele Palazzo segretaria del circolo centro storico del Partito Democratico, verrà votato in aula il regolamento sui dehors. Abbiamo preso visone della bozza di regolamento sul quale verranno votati gli emendamenti. Ci preme sottolineare la questione di carattere sociale e politica che verte intorno all’approvazione del presente regolamento che allo stato attuale troviamo incompleto, dal momento che non tiene conto di molte questioni correlate.
Così come denunciato da noi mesi addietro sulla mancanza di regolamentazione degli spazi allestiti per i dehors, la questione ha sollevato parecchie polemiche toccando in pieno diverse problematiche che ricadono in particolare modo nel centro storico. Riteniamo pertanto che lo spirito che dovrebbe caratterizzare la predisposizione di tale regolamento vada nella direzione di tenere insieme e contemperare i molteplici interessi ed istanze. Tenendo presente che gli esercenti svolgono un importante ruolo nell’offerta dei servizi per la città, troppo spesso si sono verificate situazioni di abusivismo e di non rispetto delle regole.
Il presente regolamento va a disciplinare una situazione che vede prevalentemente coinvolti gli abitanti del centro storico, il decoro degli spazi pubblici, la sicurezza, nonché la salvaguardia di luoghi ritenuti ad altissima rilevanza artistico culturale.
Occorre pertanto esprimere una chiara visione dell’idea di città che si vuole, facendola rientrare all’interno di un ragionamento più esteso che riguarda la riqualificazione del centro storico.
Tale regolamento va ad incidere sul profilo qualitativo del contesto urbano, pertanto ribadiamo che la matrice di fondo debba essere quella di favorire uno sviluppo armonico e sostenibile delle aree del centro storico e delle zone con esso interagenti, nonché delle ricadute sulle attività economiche, culturali e turistiche , nonché eticamente equee nei riguardi degli interessi degli abitanti.
Occorre ribadire che i dehors vanno intesi come strutture mobili e facilmente rimovibile, che siano compatibili con gli spazi circostanti in un’ottica di armonizzazione delle diverse concessioni. In virtù di questo, se prendiamo come esempio Piazza teatro Massimo, auspichiamo che all’indomani dell’approvazione del regolamento si possa si raggiungere una effettiva regolamentazione dell’uso del suolo pubblico che segua i criteri di civiltà, decoro e armonia, in luogo di una invasione caotica da parte di strutture che nell’ordine dei fatti finirebbero per presentarsi come fisse deturpando la vista della piazza e degli edifici circostanti.”
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