CRONACHE CATANESI, IL COMUNE VIETA IL VOLANTINAGGIO, DALLA FIPET-CIDEC UNA “RIFLESSIONE SULL’ECONOMIA”

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comunicato stampa in merito alla decisione di Palazzo degli Elefanti…

Una riflessione sull’economia 

Sembra che in questa città le istituzioni non si accorgano di quanto profonda e allarmante sia la crisi economica che stiamo vivendo. Ignorando la realtà ,e le voci a cui questa realtà appartengono, si decretano iniziative senza nemmeno convocare un tavolo di concertazione . 

La decisione di vietare  il volantinaggio il 2 dicembre ad un passo dal Natale  e dal tanto tanto atteso “sospiro di sollievo ” per il recupero dei consumi ecco che arriva l’ennesima novità: i tuoi investimenti bruciati, il piccolo commerciante che con il sudore ha investito qualche introito per la pubblicità di Natale viene privato anche dei mezzi per cercare di mantenere a galla la sua attività. 

E voi direte cosa c’entra? 

La Fipet -federazione italiana pubblico esercizi e turismo – Cidec rappresentata dal Presidente Roberto Tudisco- denuncia l’assenza di dialogo nelle decisioni che incidono nella vita di ogni cittadino.

La decisione di vietare il volantinaggio non sembra aver avuto il giusto tempo di essere soppesata: un commerciante programma il natale nel periodo di ottobre quindi pianifica spese e investimenti, i ristoranti, le pizzerie , i B&b, gli alberghi promuovono le loro attività con offerte natalizie  e occorre ricordare che spesso a commissionare “il volantino “sono  piccoli negozi che non hanno altri mezzi per la pubblicità. Adesso un commerciante si trova con un investimento che dovrà pagare e con la difficile scelta tra rischiare una multa con tutte le dovute conseguenze o rinunciare alla promozione del suo negozio o attività, ma non solo pensate alle attività delle tipografie, alle stamperie, alle agenzie di pubblicità e distribuzione, al ragazzo che fa volantinaggio per sbarcare il lunario e alle migliaia di persone che vengono coinvolte in questa scelta.

E aggiunge il Presidente Tudisco la parte legale delle sanzioni è quella che desta notevoli preoccupazioni : se ad esempio un soggetto riceve un volantino a San Giovanni la punta,dove non è vietato fare volantinaggio e poi lo getta per terra a Catania di chi è la colpa? Perché l’agenzia dovrebbe essere multata in questo o altri casi simili? Come farà il comune ad accertare la responsabilità ? Sarà una ipotesi di responsabilità oggettiva dell’agenzia o del commerciante ? Sembra palesarsi un vero e proprio divieto di distribuzione dei volantini e discriminazione delle attività commerciali che operano a Catania rispetto a tutto il resto d’Italia. 

La domanda che rivolgiamo alle istituzioni è questa : perché le regole non possono essere condivise e decise in modo che si rispettino le esigenze dei cittadini e commercianti? Perché non si può parlare di cosa occorre per rilanciare Catania? Cosa siamo? Una città turistica? Una città industriale? 

Forse recentemente non avete fatto una passeggiata a Catania: affittasi e vendesi ovunque, fallimenti quotidiani, aziende che licenziano e chiudono, gente che si è tolta la vita per la disperazione che ha attraversato, merce cinese in ogni dove e desertificazione industriale . Crediamo che sia arrivato il momento di discutere temi reali e condivisi dalla cittadinanza e pur condividendo il problema che tale tema solleva , il decoro urbano, crediamo che le modalità per riconquistarlo siano semplici: aumento dei cestini per strada, vigili pronti a multare cittadini incivili ( come avviene nella quasi totalità del mondo civilizzato) e attività sociali che veicolino il messaggio di tutela del bene comune perché è solo attraverso l’educazione che  si può riabilitare una città. E crediamo che le istituzioni debbano dare l’esempio tanto atteso da ciascuno di noi , attraverso una nuova fase di dialogo e attenzione e di collaborazione che non si traduca in atti mono diretti ma che possa ridonare speranza e dignità a questa città imbrutita e disperata .

 

La Fipet Cidec -federazione italiana pubblico esercizi e turismo.

 

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Redazione Iene Siciliane

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