“Apprendiamo che l’assessore alle Attività produttive, Ludovico Balsamo, sta valutando l’ipotesi di riaffidare la manutenzione di Villa Pacini al vecchio gestore del chiosco, Francesco La Spina.
La Spina, che si aggiudicò il bando per la gestione della Villa nel 2012, dopo pochi anni finì nel mirino della magistratura e il chiosco fu confiscato: in fase di indagini preliminari gli fu contestato di essere un prestanome di Orazio Buda, cugino del boss Orazio Privitera del clan dei Carateddi. La posizione di La Spina fu, in seguito, archiviata e le ipotesi di accusa caddero.
Ma, al di là del giudizio della magistratura, alcuni dati di fatto dimostrano una certa familiarità tra lui e Buda, pluripregiudicato e attualmente sotto processo: fu Buda in persona, come delegato, a partecipare alla gara per l’assegnazione del chiosco, prendendo poi parte ai festeggiamenti per il buon esito ottenuto.
Alla luce di questi fatti, riteniamo “infelice” l’eventuale scelta di riaffidare la gestione di Villa Pacini a La Spina.
“E’ una semplice questione di opportunità, – commenta il senatore Mario Giarrusso, membro della Commissione nazionale antimafia – l’amministrazione Pogliese fughi qualsiasi ombra e indica una nuova gara pubblica, dando un taglio netto al passato”.
MoVimento 5 Stelle Catania
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