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CRONACHE CATANESI, PRIMO GIORNO DI SCUOLA: IL SINDACO DI CENTRODESTRA RAFFAELE STANCANELLI VA NEL CUORE BORGHESE DELLA CITTA’. MENTRE IL CENTROSINISTRA -COMPATTO E POPOLARE- SI PIOMBA SU LIBRINO E CHIEDE UN SEMAFORO!
Pubblicato il 15 Settembre 2014
Per fortuna le forze democratiche si sono attivate per battersi contro le promesse dell’amministrazione di destra.
di iena miscredente
Stamattina il sindaco di centrodestra di Catania Raffaele Stancanelli sarà presente -per il primo giorno di scuola- presso il centro didattico “Sante Giuffrida”, istituto di viale Africa, “zona bene” e centrale della città. Coerentemente con i riferimenti sociali e culturali delle giunte di destra.
Invece, coerentemente con l’ispirazione sociale e a sostegno dei quartieri popolari, le forze di centrosinistra, comprese le varie società civili, in testa “Cittàinsieme”, che battaglia senza guardare in faccia al colore politico, saranno a Librino. A ricordare le promesse elettorali (vedi foto).
Davanti alla “Musco” ci vuole un semaforo. Ci sono incidenti. I rischi e le responsabilità di questa situazione chi se li prende? Per fortuna, malgrado questa destra, il centrosinistra si conferma punto di riferimento insostituibile per le fasce più povere di Catania. Mica il centrosinistra esprime la stessa cultura e le stesse modalità di ricerca del consenso tipiche della destra.
Ecco quanto era stato detto nell’aprile del 2013:
“un semaforo di cartone è stato posto simbolicamente dai ragazzi del comitato Giovani per Bianco sindaco su un palo accanto all’attraversamento pedonale davanti alla scuola Musco di viale Castagnola dove gli incidenti stradali hanno causato numerosi lutti, compresa la morte, lo scorso anno, di un ragazzo di 14 anni, Giuseppe Cunsolo, uno dei rugbisti dei “Briganti” di Librino.
“Da tempo – ha spiegato Enzo Bianco –, gli abitanti implorano l’amministrazione comunale perché, almeno davanti la scuola, venga installato un semaforo a chiamata pedonale, perché non si debba più rischiare di morire per attraversare la strada. E soltanto quando è stato reso noto che oggi ci sarebbe stata questa manifestazione, hanno provveduto a ripristinare le strisce pedonali ormai sbiadite. Ma qui non ci sono cittadini di serie B, da accontentare con una mano di vernice bianca: tutto questo è inutile senza un semaforo a chiamata che garantisca l’incolumità dei pedoni, la maggior parte dei quali, come è comprensibile, sono genitori e nonni che accompagnano i bambini a scuola”.
I giovani, lo stesso candidato sindaco e un folto gruppo di residenti, hanno poi dato vita a un flash mob bloccando per qualche istante il traffico con dei cartelli rossi di pericolo e una grande scritta: “Rallentare”. E questo per sensibilizzare la cittadinanza sui problemi della sicurezza stradale, in particolare nei pressi delle scuole, e in generale nei quartieri periferici. Il flash mob si è svolto proprio davanti all’albero nel quale fiori e biglietti ricordano la morte di Giuseppe Cunsolo.
“È stato questo episodio, infatti – ha raccontato Sonia Messina, rappresentante del quartiere – a smuovere gli animi e le coscienze, favorendo una risposta civica del quartiere e a nascita di quel comitato San Teodoro che ha liberato il campo oggi utilizzato dalla squadra di rugby dei Briganti”. “
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