L’Alfa Basket Catania scenderà in campo domani pomeriggio. La squadra rossazzurra, nel campionato di Serie C, sarà di scena al PalaDavolos contro l’Olympia Basket Comiso (palla a due alle ore 18). Sfida che vale il primato solitario in classifica. I due team sono appaiati, in graduatoria, a quota 12 punti (6 vittorie e una sconfitta). […]
Cronache catanesi, sanità: domani manifestazione per apertura ospedale “San Marco”
Pubblicato il 16 Novembre 2018
ecco le prese di posizioni di associazioni e sindacati:
“rete Piattaforma Librino e Rete Sociale di Librino chiamano i cittadini a manifestare sabato 17 novembre alle ore 10 per l’apertura dell’ospedale San Marco con annesso Pronto soccorso
La Rete Piattaforma Librino e la Rete Sociale di Librino, preso atto del silenzio delle istituzioni tutte sulla mancata apertura del pronto soccorso dell’ospedale San Marco di Librino, invitano la popolazione tutta a protestare pubblicamente. L’appuntamento è per giorno 17 novembre alle ore 10, davanti l’ingresso del nuovo (ma ancora chiuso) Ospedale San Marco fra il viale Bummacaro e il viale Moncada (viale Carlo Azeglio Ciampi). L’appello è stato condiviso da centinaia di cittadini dell’area sud di Catania, molti dei quali hanno anche realizzato dei video di adesione condivisi sui social network con l’hashtag #prontosoccorsosanmarco.
Con la chiusura del pronto soccorso dell’Ospedale Vittorio Emanuele e senza il San Marco, i cittadini della zona sud di Catania, rischiano di restare tagliati fuori da un’assistenza medica di emergenza. Il più vicino pronto soccorso, quello del vecchio ospedale Garibaldi centro, è attualmente sottodimensionato con il personale già oberato, e con il nuovo punto di Emergenza di via Santa Sofia, che aprirà al posto del Vittorio Emanuele solo giorno 18, lontanissimo da raggiungere. Più di centomila cittadini rischiano di trovarsi in serie difficoltà, e non possiamo restare in silenzio.
“La nostra richiesta è chiara – affermano i referenti della Piattaforma Librino Sara Fagone (Cgil) e della Rete Sociale Librino Guglielmo Barletta (Vides Ginestra)-: vogliamo il San Marco aperto e con il pronto soccorso. Ad oggi, le promesse politiche, più volte reiterate, della contestuale apertura del pronto soccorso del San Marco e della chiusura di quello del Vittorio Emanuele non solo non sono state mantenute, ma si è completamente cancellato dall’agenda pubblica il tema”. “Ci.chiediamo – prosegue la referente della Piattaforma Librino Sara Fagone -, perché dopo le assicurazioni ricevute in assemblee pubbliche e in tavoli istituzionali improvvisamente è cambiato tutto? Cosa è successo per questo cambiamento repentino? Vogliamo delle risposte”. “Il dato politico che ci preoccupa – spiega il referente della Rte Sociale Librino Guglielmo Barletta – è che nei fatti non sia stata pensata una concreta alternativa per il territorio. Ci auguriamo che non succeda mai niente di grave ai Pazienti catanesi a seguito degli inevitabili ritardi che subiranno nella prestazione delle prime cure, tuttavia non vorremmo essere considerate delle Cassandra in caso contrario”
La scelta della data, precedente quella della definitiva chiusura dello storico Pronto Soccorso di via Plebiscito, è conseguenza di un iter che ha disatteso quanto garantito più volte pubblicamente in questi anni dai vertici ospedalieri e politici, locali e regionali. Un percorso che ha portato alla mancata apertura dell’Ospedale San Marco con l’annesso Pronto Soccorso, e a conseguenza del quale la Rete Piattaforma Librino e la Rete Sociale Librino, sono giunte alla conclusione che per far mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulla indispensabilità di garantire sin da subito il diritto alla salute ad un ampia fascia della popolazione catanese, è necessaria una più forte azione pubblica. Invitiamo per questo tutte le realtà sociali e istituzionali etnee ad unirsi alle oltre 30 parte delle due Reti in questa battaglia che riguarda la città.
L’appello alla mobilitazione cittadina, lanciato lo scorso 6 novembre dalle realtà aderenti alle due reti, ha visto l’adesione dei sindacati Cgil Cisl Uil Ugl e della VI municipalità del Comune di Catania. Hanno inoltre aderito: UDI (Unione Donne Italiane), Coordinamento Catanese di Volontariato C.C.V., La Città Felice, Rete La Ragna Tela, Spi-Cgil, FSI-USAE.
Rete Sociale Librino: APS Dimis, Ass. Amici del Cuore, Coordinamento FIR, Ass. Amici di Librino, Ass. sportiva PGS Resurrezione, Ass. Talità Kum Onlus, Ass. Vides Ginestra, Misericordia Librino, Parrocchia Resurrezione del Signore, Oratorio Giovanni Paolo II, I.C. Fontanarossa.
Rete Piattaforma Librino: Cgil, Comitato Librino Attivo, Briganti Rugby Librino, Sunia, HdueO Sport e Animazione, Auser Librino, Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII, Ass. Talità Kum Onlus, Fondazione Ebbene, Cooperativa Risveglio, Cooperativa Amiconi, Catania Ring, Terreforti, Musicainsieme a Librino, La Librineria, C’era domani Librino, Associazione Sclerosi Multipla “S.M.@LL”Onlus/Coro Jacqueline du Prè, Laboratorio Socio Politico, Andis Catania, A.pi.m.i.c., South Media, Cgil Medici, Istituto O.C. Angelo Musco, Istituto O.C. Pestalozzi, I.C. Dusmet, Parrocchia Nostra Signora del Santissimo Sacramento.
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Comunicato stampa congiunto del 15 novembre 2018
Apertura del pronto soccorso del “Policlinico”. Questa mattina i sindacati convocati in commissione comunale sanità: “Con questa rivoluzione a rischio l’efficienza del servizio per la zona centro – sud della città. Il Comune si impegni per una migliore viabilità e per chiedere alla Regione l’apertura urgente del “San Marco” di Librino”
La chiusura a Catania del pronto soccorso dell’ospedale “Vittorio Emanuele”, con la contestuale apertura del nuovo presidio di emergenza – urgenza del “Policlinico” ed il mancato completamento dell’ospedale “San Marco” di Librino, è stato l’unico punto all’ordine del giorno della seduta odierna della commissione consiliare sanità del Comune, che ha registrato la presenza delle sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Nella lunga e articolata discussione, coordinata dalla presidente Sara Pettinato, i rappresentanti dei sindacati confederali hanno puntato soprattutto l’attenzione su ciò che accadrà da giorno 18 novembre prossimo, quando lo storico pronto soccorso del “Vittorio” chiuderà i battenti per far posto alla più moderna struttura del “Policlinico”. In particolare Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno evidenziato il fatto che con questa rivoluzione a rimanere scoperta a livello di soccorso d’urgenza sarà l’intera zona sud di Catania, dove vivono oltre 100 mila abitanti, nonchè l’area industriale dove si trovano, tra le altre, anche grandi aziende del settore chimico e siderurgico e che, quotidianamente, fa registrare decine di migliaia di presenze.
Ad essere sottolineata è stata anche la problematica relativa sia ai numerosi utenti di Catania centro, che avranno come punto di riferimento soltanto il pronto soccorso del “Garibaldi” dove il rischio di ulteriore sovraffollamento è possibile, che alla viabilità con riferimento ai tempi percorrenza dalla zona centro-sud della città al “Policlinico”. Altro tema trattato è stato quello del personale sanitario che, secondo i sindacati, è esiguo per affrontare la nuova sfida soprattutto al “Garibaldi” ed è inesistente per il “San Marco”, mentre all’orizzonte non si vedono affatto assunzioni. “Ringraziamo la presidente della commissione ed i componenti, per averci dato l’opportunità di esprimere le nostre preoccupazioni, insieme alle richieste ed alle proposte che intendiamo offrire alla politica comunale per affrontare una problematica, come quella della rete ospedaliera catanese, di assoluto rilievo – dichiarano Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci, insieme ai rappresentanti di categoria Salvo Cubito, Carmelo De Caudo, Nino Lombardo, Armando Coco, Alfonso Gibilaro, Marco Lombardo, Stefano Passarello, Filippo Bentivegna, Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri. L’apertura del pronto soccorso del “Policlinico” è certamente un fatto positivo che da anni attendevamo, anche perchè andrà a coprire un’area densamente abitata come quella dei paesi etnei al di sopra del centro di Catania, ma ciò non basta.
L’ospedale “San Marco” con il suo pronto soccorso, infatti, deve essere aperto quanto prima è possibile, perchè non si può abbandonare a se stessa una parte consistente della città di Catania e, nel contempo, sovraccaricare il presidio del “Garibaldi” dove il pronto soccorso attuale non è adatto a sopportare un possibile incremento di richiesta di cure ed il nuovo vedrà la luce solo tra qualche anno. L’abbiamo detto in più occasioni e lo ribadiamo ancora oggi – aggiungono i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl – la rimodulazione del sistema dell’emergenza doveva essere avviata solo quando l’ospedale di Librino sarebbe stato in condizione di essere aperto, mentre adesso ci troviamo una struttura che potrebbe non essere completata in tempo, con la relativa perdita del finanziamento di 190 milioni di euro. Per questo motivo sabato mattina saremo davanti al “San Marco” per chiedere a gran voce l’accelerazione dei tempi per la sua apertura.”
Infine, a chiusura dell’incontro, dalle organizzazioni sindacali confederali sono arrivate due proposte all’attenzione della commissione per impegnare l’amministrazione comunale in primo luogo ad attivare un tavolo di confronto costante sui problemi della sanità catanese e, secondariamente, a chiedere maggiore attenzione al governo regionale affinchè riduca i tempi di attesa per l’attivazione del nosocomio di Librino, trovi una soluzione per l’incremento delle unità di personale da destinare agli ospedali catanesi, si faccia carico dell’esigenza di potenziare i servizi connessi alla medicina del territorio.
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