di Emilio Brentani
Chiamarsi ‘Enzo’ ha la sua importanza. Basta essere ‘Enzo’ e i fulmini e le saette, gli ettolitri di acqua e la grandine passano lontano dal tuo trono. Basta essere ‘Enzo’ perché i tombini, che durante la sindacatura altrui saltavano in aria spinti dal gorgoglio delle acque piovane mai raccolte, rimangano ai loro posti, figli comprensivi di un padre premuroso e attento alla prole. Basta chiamarsi ‘Enzo’ perché si possa dormire «con le porte aperte», vedere gli autobus «arrivare in orario», e i cittadini camminare spensierati per le vie della città, in tempi di democrazia occidentale durante la quale pare che gli unici a godere dei diritti civili siano i furfanti.
Ha la sua importanza chiamarsi ‘Enzo’, e spartire elefantini d’argento davanti alle fotocamere della bella stampa, o magari profittare della tendenza naturale dell’intellettualotto nostrano al servilismo, e lasciarlo sbraitare in tuo favore nella speranza di ottenere un posto da sottogoverno culturale.
Così, se ti chiami ‘Enzo’, vivi in un paradiso e hai tempo da spendere a dare spiegazioni sulla partita Juve-Roma. La gente ti chiede sicurezza, agibilità, e poi dell’annosa questione del Tondo Gioieni. Ma tu hai altro: hai la Juve e la Roma.
(da facebook)
“Mariella Ferrara
Inaccettabile che un politico si metta ad argomentare sul calcio con UNA CITTÀ ALLO SPASMO! Ma che tristezza!
Ho rivisto le immagini di Juve-Roma di ieri. Con moviola e angolazioni diverse. Uno SCANDALO!!! Oltre ogni limite! Io non sono romanista. Ma é un furto. Cosí non ha senso. Danno l’idea che la Juve deve vincere a tutti i costi!!! E allora Forza Roma!
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Antonio Caruso Ci mancava solo che si metteva a fare il “moviolista”! Politici straripanti…
Mariella Ferrara Gli suggerirei ci cimentarsi dietro una telecamera e girare il film della rotonda sul Gioeni…ogni sera il delirio in circonvallazione mentre lui sta davanti alla TV!
Ieri alle 13.48 · Modificato · Mi piace
Caterina Chiarina comportamento vergognoso
E, in nome della tua sportività – sei chic, non puoi non essere sportivo, credendo che il calcio si segua sorbendosi un tè alle cinque del pomeriggio come graziose signorine, e non con una birrazza tra amici e tanti pregiudizi – ci fai sapere che tiferai Roma d’ora in poi. No, non te lo dovevano fare: in giacca e cravatta ti immaginiamo imprecare davanti all’ennesimo assist arbitrale ai Bianconeri. «Corpo di mille caviali – avrai detto – questo non va proprio». «W la Roma» d’ora innanzi, la squadra più amata dal tifo catanese.
Se la ridono intanto a Torino, sapendo il bene che il tuo tifo ha fatto al Catania. Ci fosse stata una volta – una sola! – in cui, sindaco di questa città, la squadra non sia retrocessa fino ai cessi di periferia.
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