Cronache comunali: firmato protocollo “Inps per tutti” alla presenza del ministro Nunzia Catalfo. Ma i sindacati protestano: “Pogliese e Inps miopi sociali”


Pubblicato il 11 Novembre 2019

Comune di Catania Ufficio Stampa 11.11.2019 
Welfare, firmato protocollo “Inps per tutti” alla presenza del ministro Nunzia Catalfo

“Inps per tutti” è il protocollo d’intesa siglato nel palazzo degli Elefanti, alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo, dal sindaco Salvo Pogliese, dal presidente dell’Istituto nazionale della Previdenza sociale Pasquale Tridico, e dal presidente del comitato di Catania della Croce Rossa Italiana, Carmelo Stefano Principato.
Sono intervenuti all’incontro in sala Giunta l’assessore regionale alla famiglia Antonio Scavone, gli assessori comunali ai servizi sociali, Giuseppe Lombardo, al decentramento, Alessandro Porto, e alla sanità, Giuseppe Arcidiacono, il direttore regionale Inps della Sicilia, Sergio Saltalamacchia con il direttore provinciale di Catania, Gaetano Minutoli. Presenti anche  il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Castiglione, il presidente della I circoscrizione Paolo Fasanaro, diversi consiglieri comunali e rappresentanti della Croce Rossa e della Caritas.
Il progetto, che ha il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e della Presidenza del Consiglio dei Ministri,  ha l’obiettivo di favorire nelle città l’integrazione sociale delle persone in difficoltà, rimuovendo gli ostacoli che ne impediscono l’accesso alle prestazioni assistenziali e previdenziali e tutelando i bisogni sociali ed economici del singolo e delle famiglie.
Tra le varie iniziative, a Catania è prevista la creazione di isole di accoglienza e comunicazione in via sperimentale nel centro polifunzionale di San Leone e nella sede comunale dei servizi sociali di via Dusmet, così da facilitare la possibilità di intercettare persone in stato di povertà o disagio e rendere più accessibili e, dunque, effettivi, gli strumenti a sostegno della povertà erogati dall’Inps.
“Una collaborazione istituzionale di grande valenza – ha detto Pogliese – la vicinanza alla città e alle sue necessità è un punto fondamentale su cui scommette questa Amministrazione. Ben vengano quindi queste iniziative che ci vedono in prima linea a fianco di chi ha più bisogno di informazioni accessibili. Ringrazio di questa sinergia, molto utile per questa città, la ministro Catalfo, nostra concittadina e quindi ancor più vicina alle problematiche di Catania e della sua gente, e il presidente dell’Inps Tridico per la sensibilità dimostrata nell’avvicinarsi a una realtà grande e  con molteplici esigenze come la nostra”.
“Lo Stato tende la mano ai cittadini, è questo il senso – come ha sottolineato la ministra Catalfo – dell’iniziativa che unisce diversi attori istituzionali sia nazionali che locali con l’intento di aiutare e far sentire vicine le istituzioni, spesso viste come inavvicinabili. Il progetto permetterà alle fasce più deboli della popolazione di essere informata e di accedere ai propri diritti anche con sportelli di prossimità. Sarà quindi più facile usufruire di misure  come il reddito e la pensione di cittadinanza, la nuova assicurazione sociale per l’impiego, l’assegno sociale, le prestazioni su requisiti socio-sanitari. E così le varie azioni a sostegno della famiglia e della genitorialità”.
 “Catania insieme ad altre città del Paese – ha detto il presidente Inps Tridico- è parte attiva di una iniziativa di grande successo in cui l’Inps con il Comune e  associazioni come la Croce rossa o di volontariato sociale  quali la Caritas danno la possibilità alla gente di esigere i propri diritti, portando delle informazioni semplici anche a chi ad esempio non ha accesso ad internet per problemi di età o economici. Abbattiamo in tal modo le barriere burocratiche rendendo reale il rapporto con il cittadino”.
“Catania è la nona città in Italia dove si aprono questi sportelli – ha evidenziato l’assessore Scavone – e con il sindaco Pogliese stiamo già pensando di creare da questa opportunità un moltiplicatore di informazione, per favorire lo sviluppo dei nostri territori perché la città cresce, la Sicilia cresce, se attiva buone pratiche e se, insieme a queste, costruisce una buona comunicazione”.
Principato ha parlato di “una iniziativa che favorisce l’integrazione sociale perché fa in modo che le istituzioni e tutte le realtà coinvolte nel progetto siano fisicamente presenti in mezzo alla gente così da raggiungere efficacemente soprattutto le fasce più fragili”. 

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Cgil, Cisl, Uil e UGL di Catania
Comunicato stampa

Progetto “INPS per tutti” e il mancato coinvolgimento dei sindacati catanesi. Nota unitaria: “Miopia sociale che si conferma perdente e rischiosa”.
“È dovere delle istituzioni e di un istituto chiave per il welfare come l’INPS, sperimentare  delle soluzioni a livello nazionale- come potrebbe rivelarsi il progetto “Inps per tutti” – e applicarle nei territori.
Tuttavia, a fronte della sottoscrizione odierna del nuovo progetto di integrazione sociale da parte del Comune di Catania in presenza del ministro Nunzia Catalfo, Cgil, Cisl, Uil e UGL non sono stati invitati e informati, come se si trattasse di un’attività di esclusiva competenza amministrativa e dimenticando persino la genesi dell’Ente e della bilateralità che sussiste  ad ogni livello sulla gestione di procedure che interessa l’utenza, e cioè pensionati e lavoratori.
Ció denota una miopia sociale sia da parte dell’INPS che del Comune, che si conferma perdente e rischiosa; perdente perché un Istituto pensionistico che non rispetta i corpi intermedi non ne comprende, intenzionalmente o no, l’importanza per i meccanismi di crescita del territorio, e rischiosa perché in un Comune in dissesto come quello di Catania, un’amministrazione comunale che salta i pezzi di condivisione, o esclude i lavoratori e i loro rappresentanti, perde altri colpi e importanti occasioni di vittoria.
Spendiamo molte delle nostre energie, forse troppe visto il dramma della povertà e del mancato sviluppo che investe Catania, per spiegare alle istituzioni che la democrazia non è solo una bella parola.
Chiediamo dunque che il confronto tra sindacati, INPS e Comune, sia attivo, sincero e collaborativo.


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