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CRONACHE COMUNALI ROSSAZZURRE, BUROCRAZIA E LEGALITA’ ALL’ITALIANA: SCANDALOSO PROVVEDIMENTO DI SPESA, PERFINO “IN BIANCO” DEL CAPO DI GABINETTO ROSSO
Pubblicato il 11 Dicembre 2014
di Ignazio De Luca
Appena facciamo una capatina sul sito del Comune, alla sezione “amministrazione trasparente” ci assale un senso di nausea, per i miasmi di provvedimenti al limite della legittimità firmati dal mendace, reticente e senza titolo, capo di gabinetto dottor Massimo Rosso.
L’ultima “perla” dell’ex “forzaitalioto”, folgorato sulla via della trasparenza e della legalità, svelto e agile nel saltare sul carro del vincitore, è il provvedimento di spesa “in bianco” n. OA 209 del 5 dicembre 2014 firmato Rosso.
I nostri affezionati contatti del provvedimento “in bianco”, allegato in foto col presente articolo, potranno constatare solo l’oggetto, in quanto il capo di gabinetto Rosso, lascia “in bianco”: sia l’ammontare complessivo della “produttività delle risorse umane”, sia il capitolo di spesa su cui gravare il pagamento del progetto.
Orbene l’incredibile ennesimo “provvedimento da rosso..re”, trae origine da risorse che erano state risparmiate su precedenti impegni di spesa.
Nella considerazione che le risorse umane del gabinetto del sindaco soffrono la crisi che attanaglia tanti padri di famiglia, perché pur ricevendo un lauto stipendio mese dopo mese, con l’approssimarsi delle feste, non sarebbero in grado di spendere quanto vorrebbero, per fare i regalini.
Come una manna caduta dal cielo, ecco che Massimo Rosso quasi si inventa una sorta di pioggia di denaro per “abbaggnare”i sodali del gabinetto, con un progetto di cui si sconoscono le finalità e gli indicatori per valutarne l’utilità.
In questi tempi di crisi, crisi che non sfiora i comunali baciati dalla fortuna del posto pubblico oltre a incentivi in serie per migliaia di euro annui, erogati con fantasiosi progetti che nessuno controlla, risulta particolarmente odioso.
Forse Rosso, con lo “spacchio” degli oltre 10 mila euro mensili di stipendio, non si rende conto che sempre più larghe fasce di popolazione catanese, non arrivano a pagare la bolletta della luce.
Prima di chiudere la breve riflessione, ma i controlli? Del segretario direttore e responsabile della legalità, fresca di Master, su cui faremo una puntata, ormai disperiamo quasi che sappia mettere in pratica ciò che studia e sempre a spese dei catanesi. Ma il comune non ha anche un ragioniere generale? Non ha niente da ridire sul provvedimento di spesa OA 209 del 5 dicembre 2014?
Viva la legalità e la trasparenza della “Podesteria” di Palazzo degli Elefanti!
Che ingiustizia non avere anche i catanesi un grande pentolone…
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