di Ignazio De Luca
Abbiamo molto apprezzato, a proposito della “palma killer”, costata la vita ad una mamma, un trauma permanente alla figlia pur illesa e un’immane tragedia a tutta la famiglia, il pezzo di Pierluigi Di Rosa ” Catania e l’inadeguatezza assassina” del quale condividiamo sillaba per sillaba.
Nulla avremmo aggiunto se l’editorialista di “Sudpress”, non avesse fatto esplicito riferimento all’inadeguatezza assassina di chi governa pro tempore Catania.
Non si tratta di fatalità, del destino infame o di causa naturale,l’episodio mortale di oggi si deve inquadrare in irresponsabile, cervellotiche e autoreferenziale scelte tecnico politiche di questa amministrazione ” democratica” .
Qualche giorno addietro abbiamo stigmatizzato il dirigente dell’Ecologia, per essersi scordato dell’esistenza di una quarantina di dipendenti, del loro TFR di 400 mila euro, e della “strage di futuro” per tutte le famiglie di quegli operai.
Le cronache odierne ci raccontano che ai primi di ottobre era stata effettuata la manutenzione della “ palma killer” e delle altre piantate in Piazza Cutelli.
In altra parte di questo giornale adombriamo l’eventualitàche la manutenzione non sia stata fatta a regola d’arte, confortati anche dal fatto che l’ “assessore tutto deleghe” D’Agata, dopo un consulto con super esperti del verde, ha disposto l’abbattimento delle palme rimaste in piedi, essendosi accorti, era ora, che anche quelle erano affette da punteruolo rosso,”ammucciatu”-si direbbe. Facile ironia pensare alla storiella di Sant’Agata e alle tardive porte in ferro per proteggerla dai furti?
C’è bisogno di dire che il dirigente responsabile del verde è lo stesso dottor Italia “smemorato” dei quaranta operai?
Inadeguatezza? Sembra riduttivo! Cominciamo a discettare di colpevole negligenza? Speriamo che presto la Magistratura possa formulare l’ipotesi di reato piùappropriata, tenendoci a completa disposizione per eventuali “aggiunte”.
Il 15 aprile 2014, l’ultimo provvedimento, prima del pensionamento, Ferlitotuttofare, al dottor Annibale Sicurella conferiva un incarico come esperto del sindaco per la “tutela, cura e gestione del verde pubblico”, per la durata di un anno e a titolo gratuito.
Sei mesi e una settimana di “tutela, cura e gestione del verde pubblico”, non sono stati sufficienti all’esperto del sindaco per evitare la tragedia causata dalla “palma killer”.
Non c’è dubbio che come esperto potrà accampare una serie di inadeguatezza, approssimazioni e scarsa professionalità dei vertici burocratici, vedere sopra, leggasi Italia Paolo, ma al dottor Annibale Sicurella una macchia nel curriculum resterà.
Qualche paragrafo dobbiamo doverosamente dedicare a questa moda molto praticata dal podestà, di conferire incarichi di esperto del sindaco a titolo gratuito richiamando l’art. 14 della legge regionale 7/92, che recita :
“Art. 14 – Incarichi ad esperti (modificato dall’art. 41 della L.R. 26/93, dall’art. 4 della L.R. 38/94, integrato dall’art. 6, comma 1, della L.R. 41/96 e modificato dall’art. 48, comma 1, della L.R. 6/97)
1. Il sindaco, per l’espletamento di attivitàconnesse con le materie di sua competenza, puòconferire incarichi a tempo determinato che non costituiscono rapporto di pubblico impiego, ad esperti estranei all’amministrazione.
2. Il numero degli incarichi di cui al comma 1 non puòessere superiore a:
a) due nei comuni fino a 30.000 abitanti;
b) tre nei comuni da 30.000 a 250.000 abitanti;
c) quattro nei comuni con oltre 250.000 abitanti.
3. Gli esperti nominati ai sensi del presente articolo devono essere dotati di documentata professionalità. In caso di nomina di soggetto non provvisto di laurea, il provvedimento deve essere ampiamente motivato.
4. Il sindaco annualmente trasmette al consiglio comunale una dettagliata relazione sull’attivitàdegli esperti da lui nominati.
5. Agli esperti è corrisposto un compenso pari a quello globale, previsto per i dipendenti in possesso della seconda qualifica dirigenziale.
6. Nessuno puòavere conferiti più di due incarichi contemporaneamente. ” (Questo comma lo terremo a mente per l’ex litografo n.d.a.)
Abbiano la pazienza i lettori di annotare la lettera “c” del comma 2 e il comma 5 dell’art. 14, essi saranno intellegibili con la lista che alleghiamo in pdf, in fondo pagina, dove sono presenti tutti gli esperti nominati dal sindaco, aggiornata al 16 ottobre c.m.
Notiamo, sempre tenendo a mente lettera e commi richiamati dell’art. 14 della legge regionale 7/92, che gli esperti nominati, richiamando quella norma sono 9 (nove) mentre a termine di legge dovrebbero essere 4 (quattro) .
Addirittura, il comma 5 stabilisce che gli esperti in quanto tali bisogna pagarli con emolumento pari a quello goduto dai dirigenti di seconda qualifica e ci sembra cosa buona e giusta per le responsabilità che un esperto si assume. Altro che gratuità!
Poco prima di mettere on line questo articolo abbiamo letto un pezzo di “CTZen” che ricostruisce una delle fasi concitate, susseguenti al drammatico evento, in merito all’abbattimento delle altre palme rimaste in piedi:
” Sul posto intervengono il capo di gabinetto Massimo Rosso e un dirigente della Multiservizi. Sono loro a valutare in pochi secondi la salute delle palme, osservando i piccoli pezzi di chioma tagliati dagli operai con una motosega. La diagnosi ècerta: affette da punteruolo rosso, quindi da abbattere. Una valutazione istantanea, dettata forse dalla pressione dei residenti. Oppure, altra ipotesi, èche chi èintervenuto per la potatura all’inizio del mese non abbia valutato lo stato delle palme con la dovuta attenzione. «Se non fossimo intervenuti noi, non le avrebbero abbattute», accusano alcuni presenti”.
Intervento risolutore e specialistico quello del mendace e reticente capo di gabinetto che con un master conseguito nella arcinota Università di Benevento sulle funzioni infermieristiche, un corso di formazione di secondo livello, nella stessa Università in collaborazione col “Garibaldi” di Catania, sul marketing dei servizi pubblici e la perfetta omonimia col punteruolo, consente al dottor Rosso di disporre l’abbattimento delle restanti palme. Alla faccia degli esperti viva la competenza multifunzionale del mendace Rosso.
http://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=4788 nel link a lato avevamo descritto le gesta dei super burocrati marca LIOTRU :
Ferlitotuttofare, Rossomendacereticente, Liottamalacumpasse.
Dello smemorato e altro, dirigente Italia abbiamo detto e non aggiungiamo altro. Di “Liottamalacumpasse”, aggiungiamo che è inadeguata e impreparata professionalmente perché non conosce leggi e regolamenti, malgrado il ricchissimo emolumento annuo di centinaia di migliaia di euro che percepisce dalle casse del Comune. Chi avrà mai il compito di vigilare sugli atti dei dirigenti comunali?
Possibile che non ci si accorga del danno erariale che questi alti burocrati causano a Catania e ai catanesi? A breve pubblicheremo un altro corposo elenco di violazioni di leggi e regolamenti del segretario direttore Liotta.
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