Pur non avendo la Regione Siciliana, correva l’anno 2013, ancora un Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario e con un’infrastruttura che in molte tratte era ed è a singolo binario e buona parte di questo ancora non elettrificato ma anche per cercare di implementare e velocizzare i collegamenti tra i diversi capoluoghi dell’isola, la […]
Cronache dei disastri catanesi, Cisl e Sicet: emergenza casa, nel 2014 sfratti aumentati del 26%!
Pubblicato il 24 Giugno 2015
(Nella foto, da sin. Cilmi, Sottile, D’Alessandro, Rotolo) ecco la nota stampa:
la crisi ha aggravato la situazione, ma intanto, i finanziamenti sono a rischio e il social housing non è mai partito
Rotolo (Cisl CT): “il Comune istituisca una task force con le forze sociali coinvolgendo anche la Regione”.
D’Alessandro (Sicet): “ci sono i fondi e gli immobili da recuperare a breve ma è tutto fermo”.
Oltre 5000 famiglie in attesa di una casa popolare, 1020 sfratti emessi nel 2014 di cui 901 per morosità (+26% vs. 2013), migliaia di alloggi ancora occupati abusivamente. L’emergenza casa a Catania ha numeri che richiedono un intervento immediato delle istituzioni. Invece, tutto si muove troppo lentamente, col rischio di perdere anche i fondi per riqualificare edifici da dare subito ai richiedenti. Numeri che sono amplificati dalla lunga crisi attraversata dall’economia italiana e locale. Ci sarebbe bisogno di una task-force comunale, con la presenza dell’assessorato regionale alle Infrastrutture che ha lanciato ieri il “Piano Casa Sicilia”.
La Cisl e il Sicet di Catania hanno oggi presentato alla stampa la situazione della richiesta di alloggi popolari a Catania. La segretaria generale Rosaria Rotolo e il segretario del Sicet, Carlo D’Alessandro, hanno sollecitato il Comune ad accorciare i tempi delle decisioni. Per il sindacato degli inquilini aderente alla Cisl, erano presenti anche Massimo Cilmi e Alfio Sottile.
“Al di là delle parole non si sta andando – denuncia D’Alessandro – e noi abbiamo da tempo indicato al Comune quali interventi è possibile fare in tempi stretti per recuperare subito alloggi da dare a quanti sono in attesa anche ventennale. C’è poi anche la partita dei finanziamenti ricevuti per riqualificare edifici, come ad esempio i 13 milioni per il Palazzo di Cemento a Librino, per 98 alloggi, che se non spesi subito rischiano di perdersi. E si riparla ancora di palazzo Bernini, dopo l’ultimo incendio e l’impossibilità di venderlo. Quando qualcosa di concreto?”
Sono 520, secondo il Sicet, gli alloggi che si potrebbero recuperare velocemente. A breve termine, sarebbe possibile con una spesa di 2,8 milioni recuperarne 61; nel medio, con 18 milioni, anche 200. «Non occorre aspettare i grandi numeri – continua D’Alessandro – ma man mano che gli alloggi sono pronti si diano subito alle famiglie o si faccia partire il social housing. La gente è disperata, non escludiamo manifestazioni di piazza per sollecitare interventi rapidi».
Per Rotolo, il Comune potrebbe prendere spunto dal “Piano casa Sicilia”, appena presentato dell’assessorato regionale alle Infrastrutture, e costituire con le forze sociali una task force per l’emergenza casa. «Ci troviamo di fronte a un dramma sociale vissuto da molte famiglie – spiega – eppure le risorse ci sono. Sarebbe opportuno che l’amministrazione incontrasse le parti sociali, la Regione, per capire quali di questi fondi sono immediatamente utilizzabili per riqualificare gli alloggi e darli alle famiglie. Il recupero e la ristrutturazione degli edifici darebbe ossigeno anche al settore delle costruzioni e innescare un circuito economico positivo per Catania e il suo territorio».
I dati
Domande in graduatoria: oltre 5000; di cui solo 1220 nell’ultima, chiusa ad aprile 2015.
Sfratti
– 2014: emessi 1020 di cui 901 per morosità, +26% vs. 2013
– Richieste esecuzioni: intorno a 3000; +10% vs. anno precedente
Recupero unità immobiliari acquisiti dalla proprietà comunale con ristrutturazione
– Palazzo di Cemento (Librino): 13 milioni di euro per circa 98 alloggi
– Appartamenti siti in:
o Via Rametta (zona Ferrarotto)
o Via Volturno (numeri civici vari)
– Trasformazioni di locali, botteghe o portici in alloggi
– Verifiche da parte dell’Ufficio Casa: possibilità di recupero alloggi per unità assegnate e non utilizzate (vuote) Viale Moncada n. 10, 13 , 16, 17 e 18, unità assegnate e non abitate dall’assegnatario (in sublocazione)
Occupazioni abusive non sanate (dall’1 gennaio 2002): 3000 alloggi (2000 Iacp, 1000 Comune)
Riepilogo sanatoria occupazioni abusive ex L.R. 11/02 al 30/9/2006 (fonte Comune di Catania – IV Dir.Rag.Gen. Acquisti e Patrimonio P.O Ufficio casa)
– Nuclei familiari abusivi che avrebbero potuto sanare la posizione entro dicembre 2001: 550
– N° abusivi che sono stati contattati per sanare: 550
– N° abusivi che hanno sanato e comprato: 18
– N° abusivi che hanno solo sanato: 22
– N° abusivi che non hanno inteso sanare: 510.
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