Cronache dei “sinistri” siciliani: la “sparata antisbirri” di “massaru” Nino Di Guardo, la reazione della segreteria regionale dell’Ugl Polizia di Stato


Pubblicato il 20 Giugno 2015

Ecco il testo della presa di posizione del sindacato:

“AL SIG. QUESTORE DI CATANIA

 

ALLA SEGRETERIA NAZIONALE UGL POLIZIA DI STATO

 

ALLE SEGRETERIE PROVINCIALI SICILIA UGL POLIZIA DI STATO

 

I SBIRRI CI FANNO SCHIFO!!!

Urla il sindaco di Misterbianco al Consigliere Comunale Russo Marcello

 In una provincia martoriata dalla mafia come quella di Catania ove le forze dell’Ordine rischiano la vita e talvolta la perdono per difendere la collettività, è accaduto che il sindaco di Misterbianco, replicando ad un Consigliere Comunale solo perché chiedeva conto e ragione di alcune attività finanziarie del Comune, lo abbia aggredito verbalmente pronunciando frasi ignobili, indegne di un rappresentante di una comunità come quella di Misterbianco (CT). Frasi che denotano un disprezzo nei confronti di chi deve (e vuole) vigilare sulla comunità:

 “…si faccia la sua strada, tuttu ca gira, tuttu ca denuncia….lei lo sbirro a Misterbianco non lo deve fare, lo sbirro si lo fa unni travagghia…….un consiglio le do: non si avventuri in strade che non conosce, perché ci possono essere pertusi e si sdirubba ddà rintra….perchè lei deve sapere che a Misterbianco c’è un’amministrazione di persone oneste…nei confronti dei quali i sbirri non hanno cosa fari, se ne debbono andare i sbirri perché ci fanno schifo. Ohhhhh!!!”

 Egregio sig. Questore, questa Segreteria Regionale si rivolge al Lei in quanto Autorità di Pubblica Sicurezza, e perché rappresenta l’espressione massima della “sbrritudine” (intesa come complimento), affinché si faccia chiarezza sui motivi per i quali il sindaco di una cittadina “calda”, pronunci pubblicamente ed  in un occasione ufficiale di confronto e rendiconto,  frasi ingiuriose nei confronti di chi indossa la divisa per il bene della collettività, e sembra volere prendere platealmente le distanze dagli “sbirri”.

E’ vero, noi siamo un Sindacato di Polizia, ed il consigliere insultato e forse anche minacciato, indossa un’altra uniforme, ma quelle parole con quel tono ed in quel contesto ci OFFENDONO TUTTI e ci TURBANO PROFONDAMENTE, insultano la memoria dei nostri “sbirri” che hanno perso la vita per fare il loro mestiere di “sbirro”.  La nostra divisa è un valore aggiunto di onestà e correttezza, uno stile di vita, un credo ed una fede nella giustizia e nella legalità.

 Sono i nostri Caduti che onoriamo e piangiamo con TRISTEZZA ed ORGOGLIO.

 E’ con profonda indignazione per quanto ascoltato dalle parole del sindaco di Misterbianco (l’audio è su youtube) che chiediamo che si faccia chiarezza sulle REALI motivazioni che hanno portato quel primo cittadino  a prendere pubblicamente e platealmente le distanze da un rappresentante delle Forze dell’Ordine e dal loro tipico operato, con frasi ingiuriose ed insulti che gettano ombre inquietanti su di lui. Atteggiamento che è stato persino ribadito nonostante lo scandalo suscitato.

Non possiamo fare altro che esprimere la massima solidarietà al Consigliere “sbirro” Marcello Russo, chiedendo a TUTTI i cittadini di fare sempre gli “sbirri” a casa propria affinché l’illegalità non possa prendere possesso della nostra società, perché sono i disonesti che fanno ”schifo” alla comunità sana e sono loro a dovere  andare via.

Ribadiamo la massima vicinanza ai familiari delle vittime di mafia e del dovere, che per fare gli “sbirri” sono diventate tali.

 Distinti saluti

 

(Originale Firmato agli atti)

                                                                                                 

                                                                          La Segreteria Regionale Sicilia   

                                                                                 (sbirri dentro e fuori).”

 

 

 

 


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