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Cronache del Far West catanese, raid esplosivi contro i parcometri di “Sostare”: distrutte 28 colonnine in un mese!
Pubblicato il 04 Gennaio 2017
L’APPELLO DELL’AZIENDA: “L’ESPLOSIVO E’ DI TALE POTENZIALE DA NUOCERE ALL’INCOLUMITA’ PUBBLICA”
“Il massiccio attacco sferrato contro i parcometri di Sostare, nelle notti tra il 30 novembre e l’3 gennaio, costato la distruzione di ben 28 colonnine, non è un “semplice” atto vandalico ai danni della nostra azienda, ma una vera e propria sfida alle Istituzioni, alle regole di una società civile, alla legalità e a chi ha il diritto ed il dovere di difenderla.” Lo ha detto il presidente di Sostare, Luca Blasi, a seguito dei gravi attentati seriali delle ultime ore, avvenuti in diversi punti della città.
Quello in atto è il più pesante attacco registrato da quando è stata installata la rete delle trecento colonnine. Le ultime due sono state fatte esplodere nella notte scorsa, in via Quintino Sella (al civico 20) ed in via Umberto (al civico 314).
Nei giorni precedenti – in poco più di un mese, tra il 30 dicembre e l’1 gennaio gennaio – in raid isolati, erano stati distrutti altri ventiseisei parcometri: le proporzioni degli ultimi attentati, della notte scorsa, assume certamente tratti inquietanti.
“I malviventi utilizzano esplosivo ad alto potenziale, in grado di arrecare ingenti danni: le schegge di lamiera arrivano a decine di metri dal luogo dell’esplosione. Sono stati danneggiati edifici e auto in sosta, ma temiamo soprattutto per l’incolumità delle persone. Per questo facciamo appello a tutti i cittadini, affinchè ci aiutino a segnalare movimenti sospetti nelle ore notturne in prossimità delle colonnine e confidiamo pienamente nell’operato delle forze dell’ordine, dalle quali abbiamo ricevuto la massima attenzione”.
A distanza di un anno, con puntuale cadenza nel periodo delle festività natalizie (in cui probabilmente è più facile reperire materiale esplosivo) sono ripresi gli attentati ai danni dei parcometri di Sostare, l’azienda partecipata del Comune di Catania che gestisce la sosta tariffata. Le modalità e l’impiego dell’esplosivo utilizzato (potente, tanto da scardinare l’anima in acciaio delle colonnine) ricalcano fedelmente quelle dello scorso anno.
Ma questa volta, la strategia adottata, le proporzioni dell’attacco ed i tempi in cui è avvenuto lascerebbero poco spazio a dubbi sulla presunta matrice.
“Forse è solo una coincidenza – afferma il presidente di Sostare – ma l’aumento e la recrudescenza degli attentati – a seguito dell’intensificarsi della politica di lotta all’abusivismo – è emblematico. Qualora lo scopo di tali azioni criminose dovesse essere intimidatorio si sappia che il nostro percorso intrapreso a contrasto dell’illegalità non avrà interruzioni: anzi riceve nuova linfa da tali atti”.
Le zone interessate sono diverse, a macchia di leopardo in tutte quelle interessate dalle strisce blu. I danni ammontano ad oltre centosessantamila euro (ogni parcometro ha un costo di oltre seimila euro, a cui si aggiungono le spese per l’installazione). Dai parcometri vengono asportate le cassette contenenti le monete, ma le somme ricavate dai malviventi non sono state particolarmente sostanziose (variano dai sei euro ai quasi duecento per singolo parcometro).
Questa mattina l’azienda ha presentato formale denuncia alla polizia.
I parcometri distrutti dalle esplosioni saranno rimpiazzati nei prossimi giorni.
I cittadini potranno utilizzare i parcometri più vicini alle zone colpite o i sistemi di pagamento alternativi (easypark, neos park, drop ticket).
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