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Cronache del Palazzo catanese, il direttore lavori pista si dimette e scatta procedimento disciplinare, Messina, Balsamo e Castiglione: “regime, chi dissente deve pagare”
Pubblicato il 14 Aprile 2016
«Apprendiamo del tentativo di questa disAmministrazione di avviare un procedimento disciplinare nei confronti del dipendente resosi “colpevole” di aver dato le dimissioni per l’impossibilità di procedere con il lavoro assegnatogli come Direttore della pista ciclabile».
Sono le parole di Manlio Messina, Ludovico Balsamo e Giuseppe Castiglione, consiglieri d’opposizione a Catania «Siamo basiti nell’apprendere che un ufficio, nonostante i pochi mezzi messi a disposizione e nonostante i pochi uomini che devono ricoprire un’innumerevole quantità di servizi, venga tacciato come ufficio poco operativo.
Ancora più perplessi ci lasciano le dichiarazioni dell’Assessore D’Agata, che accusa il direttore dimissionario di aver utilizzato un metodo non usuale per queste dimissioni, ossia l’aver reso dichiarazioni, come da obbligo statutario, alla Commissione Lavori Pubblici. Vorremmo ricordare all’Assessore D’Agata che la Commissione è l’organo di controllo del Comune atto a verificare le attività della Giunta.
E come previsto dal Regolamento e dallo Statuto nessuno può esimersi dal comparire e dal consegnare la documentazione richiesta. Quindi accusare e minacciare provvedimenti disciplinari» concludono i tre consiglieri «e denigrare un ufficio che giornalmente lavora con competenza al solo fine di creare una atmosfera di terrorismo degno del peggiore regime dittatoriale, ci sembra davvero di cattivo gusto. Ma è chiaro che ormai da questa DisAmministrazione non possiamo aspettarci altro. Bisogna allinearsi oppure si paga un prezzo!»
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