Catania, 30 luglio 2019 – L’operazione “Fiato sul collo” del gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle Catania continua a dare i suoi frutti.
Due vittorie quasi in contemporanea: la revoca del Collegio di difesa e la nota di Giuseppe Castiglione, presidente del Consiglio comunale, per accelerare i tempi di approvazione del regolamento degli agenti contabili.
Il Collegio di difesa non s’ha più da fare. Lo ha appena comunicato il sindaco, fino a pochi giorni fa strenuo sostenitore della necessità di questo organo, da lui ritenuto fondamentale supporto e garanzia dell’attività della giunta e di tutto il Consiglio. La motivazione ufficiale di Pogliese? “A tutt’oggi, non è stata predisposta la delibera di ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato”, obbligo stabilito dalla legge per i comuni in dissesto. E, in più, ci sono pure state le dimissioni dell’avvocato Davide Giugno, già indicato nella rosa dei componenti del Collegio.
Come mai il sindaco si accorge solo ora di questi “impedimenti”? Il dissesto è stato dichiarato a metà dicembre dello scorso anno, nonostante ciò Pogliese ha nominato i componenti esterni del Collegio il 16 febbraio. E la revoca è datata 26 luglio.
Contro la decisione di Pogliese di ripristinare un organo desueto, inutile e costoso (in pieno dissesto), aveva preso posizione la consigliera Valeria Diana, intervenendo più volte in aula e presentando come prima firmataria, insieme a tutto il gruppo del M5s, una mozione ad aprile per chiederne l’abolizione e un’interrogazione a giugno per avere lumi sui criteri di scelta dei membri del Collegio e su eventuali incompatibilità di qualche componente.
Ora il dietrofront di Pogliese. Siamo soddisfatti della sua scelta e ci chiediamo: senza le pressioni e le denunce del M5s, avrebbe preso questa decisione?
“Alla fine, anche se con un ritardo di mesi, il sindaco arriva alle mie stesse conclusioni: il Collegio di difesa, in pieno dissesto, non si può fare. Oggi finalmente anche lui se ne rende conto. Della serie meglio tardi che mai” commenta Diana.
La nostra seconda vittoria: dopo la presentazione dell’interrogazione della capogruppo Lidia Adorno, sottoscritta da tutti i consiglieri del M5s, sulle gravi irregolarità nella gestione degli agenti contabili evidenziate dal Collegio dei revisori dei conti, a strettissimo giro di posta è arrivata la risposta di Castiglione.
Il presidente del Consiglio ha inviato una nota al sindaco, al segretario generale, al direttore della Ragioneria, all’assessore al Bilancio e a tutti i capigruppo per chiedere di regolamentare urgentemente l’attività degli agenti contabili, sottolineando “l’importanza e l’urgenza di deliberare in merito… per una trasparente ed efficace attività amministrativa degli agenti”.
Castiglione, in realtà, sempre dietro spinta del M5s, aveva già inviato una nota in tal senso a fine maggio, in cui chiedeva di approvare con urgenza un regolamento. Peccato che ci sia voluta l’interrogazione del M5s per riprendere dal cassetto quella nota e ricordarsi dell’urgenza.
“Siamo la dimostrazione – dice Adorno – che anche dall’opposizione si può incidere sull’attività di chi amministra.
Infatti grazie all’interrogazione presentata soltanto cinque giorni fa siamo riusciti a svegliare dal torpore l’Amministrazione, costringendola ad agire nell’immediatezza e a considerare una priorità il regolamento sugli agenti contabili.
Il nostro obiettivo è quello di scrivere la parola fine alle gravi irregolarità contabili riscontrate dal Collegio dei revisori dei conti, che addirittura riferivano di registri non istituiti, non vidimati né numerati nel Comune di Catania e dell’assenza delle verifiche obbligatorie previste dalla legge.”