Nel maggio del 2014 divenne il capo dell’avvocatura comunale. Per volontà dell’allora sindaco Enzo Bianco. Da allora, fino ad oggi, è rimasto al vertice, anche se è cambiata l’amministrazione.
Così per l’avv. Marco Petino, che -è notizia di oggi, fonte LiveSicilia Catania- è indagato per corruzione, perchè accusato di avere favorito la casa di cura “Maria Regina” in alcune transazioni a danno del Comune. In cambio -spiega Livesicilia- sarebbero stati versati 18 mila euro, solo in parte restituiti, con i quali sarebbe stata acquistata una barca. Petino è indagato assieme ad altre tre persone, fra cui l’imprenditore Angelo Borzì, rinviato a giudizio di recente nell’indagine su voti e anziani a S.Agata Li Battiati (vedi link)
https://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=9555
Ma quella di Catania cos’è? E soprattutto cosa farà l’amministrazione Pogliese di fronte a quanto accaduto? Petino subirà o no un provvedimento disciplinare?
Dicono che sia un’amministrazione diversa dalla precedente, peccato che molte facce del passato sono rimaste là, a dirigere, a fare, a dire. Dicono che non ci sono dirigenti a sufficienza, dicono che manca il personale, dicono che il dissesto pesa eccome: insomma, tutta una serie di giustificazioni. Intanto, l’amministrazione Pogliese è di fatto in continuazione con quella Bianco.
L’avvocato capo è accusato anche di falso, per aver dichiarato la convenienza per il Comune di Catania di procedere con le transazioni in favore di Villa Regina e Maria Regina, sostenendo “falsamente che tra le sentenze favorevoli a Villa Regina ci sarebbe stata la sentenza n. 1712 del 2012 con la quale invero, il Tribunale aveva accolto l’opposizione a decreto ingiuntivo avanzata dal Comune di Catania e revocato il decreto ingiuntivo emesso a favore di Villa Regina”.
L’avvocato Francesco Antille, difensore degli indagati Borzì e Lucia Fichera, altra indagata assieme a Maria Cinzia Vullo, ha rilasciato la seguente dichairazione: “con assoluta fiducia nell’operato della magistratura si rileva che al momento nessun giudice si è pronunciato sulla vicenda descritta dall’ articolo, neppure per disporre un mero rinvio a giudizio di uno o più interessati. Ribadita l’ assoluta insussistenza di illeciti si segnala che la consistenza debitoria comunale verso strutture tra cui Maria Regina è notoria e che le transazioni stipulate hanno comportato reciproche rinunzie parziali circa i rispettivi crediti e debiti così come avviene in tutti i casi analoghi. Si conferma che saranno messi a disposizione del giudice tutti i documenti su cui si fonda la difesa la quale auspica,in merito,ogni opportuno e trasparente approfondimento”.
Ma Petino che storia ha? Al comune è stato anche direttoredel patrimonio ai tempi dell’amministrazione Stancanelli. Ci fu una vicenda, quella del cosiddetto “affitto d’oro” del tribunale del lavoro di via Guardia della Carvana, in cui Petino ebbe un ruolo. Pare che proprio per quanto accaduto durante questa vicenda, con il relativo contratto (vedi link)
https://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=3380
il sindaco di allora irritato per essere rimasto all’oscuro lo avrebbe spostato di ufficio. Poi con l’arrivo dell’amministrazione Bianco il ruolo apicale in avvocatura.
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