Il voto sul Catasto dei soprassuoli, che il Consiglio comunale dovrà affrontare lunedì, riaccende i riflettori su una questione del luglio 2017 i cui contorni rimangono ancora, a distanza di due anni, poco chiari.
Si tratta della vicenda “Centro direzionale Cibali”, progetto che sarebbe dovuto sorgere nell’unico polmone verde presente in un’area altamente urbanizzata e selvaggiamente cementificata. L’area ha subito un vasto e violento incendio nel luglio 2017, ampiamente documentato, ma, nonostante ciò, non risulta inserita nel catasto dei soprassuoli dello stesso anno, in discussione al Palazzo degli elefanti. Dell’evento non c’è traccia, inspiegabilmente, nemmeno nelle mappe del comando del corpo forestale regionale, ovvero nel sistema informatico forestale (SIF).
Il mancato censimento di queste aree è da ritenersi grave in quanto viene meno l’applicazione dei vincoli, divieti e prescrizioni di cui all’art.10 della Legge n. 353/2000 che recita “Le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni”.
Per conoscere il motivo di questa non corrispondenza, sono state presentate due interrogazioni, una in Consiglio comunale a prima firma del consigliere Graziano Bonaccorsi e una al governo regionale, a prima firma della deputata M5s Gianina Ciancio.
Inoltre è stata inoltrata formale richiesta al comando dei vigili del fuoco del verbale relativo all’intervento del 12 luglio 2017. La risposta a quest’ultima richiesta è stata molto eloquente. Il comando provinciale dei vigili del fuoco ha infatti comunicato di non essere nella condizione di poter inoltrare il documento richiesto perché lo stesso è coperto da segreto investigativo.
“A questo punto – dicono i due portavoce M5s Bonaccorsi e Ciancio – quello che ci sembrava un sospetto diventa qualcosa di più. Il mancato censimento dell’area Cibali non sembrerebbe più una semplice dimenticanza, ma nasconderebbe intenzioni ben precise, tutte da accertare. In Consiglio comunale il sindaco e la giunta dovranno pronunciarsi sul reinserimento delle aree in oggetto nel catasto dei soprassuoli e rispondere di questa omissione, che non può essere giustificata con un semplice “copia-incolla” delle mappe regionali, in quanto la legge consegna ai comuni precise responsabilità di dettagliato censimento”.
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