Cronache del Palazzo: s’avanza un nuovo “urbanista per caso”?


Pubblicato il 07 Agosto 2020

Omaggiato dalla rituale claque mediatica, al comune di Catania comincia il percorso scientifico del noto urbanista, Avv. Enrico Trantino. Aggiungendo alla delega all’urbanistica altre tre (rapporti con l’Università, lavori pubblici, decoro e arredo urbano), potrà impegnarsi nell’impossibile o quasi compito di dare una forma ad una città senza un’idea né un progetto: come è stato voluto da decenni. Insomma, la “classe dirigente” della nona città d’Italia offre spazio anche una volta ai migliori: del resto, nella passata amministrazione vi era l’ “era” di Salvo Di Salvo, apprezzato dipendente della St Microelettronics. Che ha lasciato un profondo “solco” nella storia dell’urbanistica catanese.

La scelta del sindaco “facente finzioni” al secolo “Salvo” Bonaccorsi è quanto mai opportuna: Catania è priva, fra l’altro, del piano regolatore (i “prenditori”, pardon gli imprenditori hanno apprezzato…), è urbanisticamente un “mostro”, è divisa -come in Bolivia- fra la “città dei perbene” e quella dei “brutti, sporchi e cattivi”, i quali, però, in buona parte vivono dell’omaggio alla “città dei perbene” che li ha relegati storicamente ai margini. In funzione di “cattivi”, o magari solo per rendere più rapida la carriera di zelanti funzionari della Questura.

Sui motivi e i retroscena di cotanto delega (ma per caso qualcuno sta “studiando” da sindaco?), potete leggere approfondimenti e analisi sui migliori media catanesi (naturalmente, non su ienesicule).

Catania ha un grande futuro davanti, un pò come quello dell’Italia del Duecento con il “popolo grasso” che dominava il “popolo minuto”. Troverete cronache puntuali al riguardo anche su l’ultimo numero di “Topolino”.

marco benanti iena al servizio della Reazione.

 


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