Dopo l’ultima vicenda, quella dell’imprenditore Gigi Tropea…
(vignetta di Vincenzo Baiamonte).
di iena che non dimentica
“…Ricorre, pertanto, nella vicenda in esame, la causa di giustificazione prevista dall’art. 51 c.p., avendo gli imputati esercitato il diritto di cronaca proprio dell’attività professionale da entrambi svolta, sicchè non resta che disporre l’archiviazione del presente procedimento per infondatezza della notizia di reato, essendo in tale prospettiva superflue le investigazioni suppletive indcati nell’atto di opposizione…”
Questo è uno dei passaggi fondamentali dell’ordinanza del Gup del Tribunale di Catania Marina Rizza che ha disposto l’archivazione del procedimento penale contro i giornalisti Ignazio De Luca e Marco Benanti di ienesicule, querelati dal sindaco di Catania Enzo Bianco per un articolo (“Cronache catanesi: White’s band e la litania del ‘metodo mafioso’. E a Za Rosa fece lo spot elettorale per Bianco! Ma il voto della suocera di un carcagnusu va bene lo stesso?”) e un video (“Azzarosa piBianco: Za Rosa vota 100 volte Bianco”)
http://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=4994
risalenti al 15 ottobre del 2014, in occasione della protesta dei commercianti per il cosiddetto “lungomare liberato”…. Questo è il link
(http://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=6582).
Una decisione, quella della dott.ssa Rizza, che ha fatto scalpore, in particolare per i principi affermati.
E ora?
Il podestà ora querela l’imprenditore Gigi Tropea. Che dire? Che la tolleranza, il rispetto delle altrui critiche –magari aspre- dovrebbe essere normale costume di chi ricopre cariche pubbliche di alto livello e di grande impatto sociale. Succede anche a Catania, in questi “tempi di primavera”?
Per adesso riportiamo quanto ha scritto sulla sua bacheca l’ex sindaco Raffaele Stancanelli:
“Conosco Gigi Tropea e so che non è stato mio elettore, ma invito ad immaginare se io, da Sindaco, avessi querelato per le critiche spesso fondate, molte volte ingenerose fino all’insulto, altre volte assolutamente infondate a me rivolte,cosa sarebbe successo a Catania!
Tutte le vestali della libertà di espressione, del progressismo radical – chic dei salotti bene, dei paladini antimafiosi della libera cittainsieme,del sindacalismo benpensante e dell’ intellettualismo in servizio permanente effettivo avrebbero sottoscritto appelli e manifesti, organizzato cortei contro il pericoloso regime alle porte e contro il “fascista” usurpatore!
Oggi silenzio assordante: non si può criticare il ” conducente “!!!
A Gigi Tropea la mia personale solidarietà”.
To be continued…
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