Cronache del Regime catanese, appalto in odore di imbroglio delle spiagge libere: la Procura chiede rinvio a giudizio dell’ex dirigente Salvatore Raciti

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di iena antibluff dell’ “amministrazione del progresso” marco benanti

Il sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Catania Alessandra Tasciotti ha chiesto il rinvio a giudizio del già dirigente comunale Salvatore Raciti -oggi alla Città Metropolitana- (difeso dall’ avv. Goffredo D’Antona) in relazione alla vicenda dell’appalto per le spiagge comunali di due anni fa, una vicenda di cui “Ienesicule” si è occupata a lungo (vedi link).

http://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=7403

http://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=7466 

Una storia tutta catanese non rimasta insabbiata per il coraggio -con i fatti e non con le parole- di Giuseppe Fraggetta, imprenditore (persona offesa nel procedimento con l’avv. Gianluca Cantone) che è andata avanti malgrado tutto (vedi link)

http://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=8587 

L’accusa avanzata dalla Procura è di abuso d’ufficio “perchè, quale Presidente della Commissione Aggiudicatrice della gara d’appalto indetta dal Comune di Catania per la concessione triennale, a titolo oneroso, del servizio di gestione delle spiagge libere 1,2,3 in zona Plaja/V.le Kennedy, e delle due terrazze a mare site in zona lungo mare e dei relativi punti di ristoro e parcheggi, nonché assegnazione ad uso parcheggio, a titolo oneroso, del terreno comunale di V.le Kennedy, retrostante il plesso denominato ‘Palaghiaccio’, in violazione dei doveri di imparzialità nello svolgimento della pubblica funzione previsti dall’art. 97 Cost, nonché in violazione degli artt. 38 co.1 lett f) e co.2bis, 46 co.1bis dlgs 163/06, e in particolare:

accettando il deposito da parte della Caffè Napoleon Soc.Coop e della Privitera Giuseppe S.r.l.s, oltre il termine di 10 giorni previsto dall’istituto del soccorso istruttorio, della documentazione integrativa richiesta dal bando a pena di esclusione, ovvero il PASSOE e due referenze bancarie;

non escludendo dalla gara la Caffè Napoleon Soc. Coop. nonostante la perdurante mancata produzione di una referenza bancaria;

annullando in autotutela l’aggiudicazione provvisoria al maggiore offerente, ovvero la Fraggetta Giuseppe & C. s.a.s., rilevando la sussistenza di cause ostative in realtà inesistenti e conseguentemente disponendo l’aggiudicazione provvisoria in favore della Caffè Napoleon;

intenzionalmente procurava alla Caffè Napoleon Soc. Coop. un ingiusto vantaggio e arrecava alla Fraggetta Giuseppe & C. s.a.s. un danno ingiusto.

In Catania, dal mese di aprile 2016 al mese di luglio 2016”.

L’udienza preliminare è stata fissata per il primo febbraio prossimo davanti al Gip Anna Maria Cristaldi.

Una della vicende più scandalose dell’ “era Bianco” e del suo bluff complessivo trova un primo riscontro. Seguiremo passo dopo passo la vicenda. Nel frattempo, vista anche l’ambientazione marinara, qualcuno cominci a mettersi una maschera.

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Benanti

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