Cronache del Regime catanese, caso “Pua-telefonata Bianco-Ciancio”: il silenzio del centrodestra. La chiamano “opposizione”

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Nessuna dichiarazione dai leader di quell’area che dovrebbe rappresentare l’ “alternativa”. In consiglio comunale poche voci, le solite…

Di iena “al servizio della Destra” marco benanti

E meno male che c’è il centrodestra. Quella che dovrebbe essere la forza di “opposizione” all’amministrazione Bianco, come si comporta di fronte ad un caso clamoroso quale quello del Pua e della telefonata -degna di una sceneggiatura della commedia all’italiana-fra il candidato sindaco Enzo Bianco e l’editore-direttore de “La Sicilia” Mario Ciancio?

Come si comporta? Facendo silenzio. Proprio così, potrete cercare dichiarazioni al riguardo di tutto l’arco delle “forze d’opposizione” da “La Destra” di Nello Musumeci (il presidente dell’Antimafia regionale!) all’ “intransigente” Forza Italia (da Salvo Pogliese, a Basilio Catanoso a Marco Falcone, per citarne solo alcuni), da “progetto popolare” a Palazzo degli Elefanti (leader l’europarlamentare Giovanni La Via), per non dimenticare “Noi con Salvini” dell’on. Angelo Attaguile, e naturalmente per non scordare tutti i vari “moderati” più o meno centristi (ma forse no, quelli ormai sono tutti o quasi con le ‘forze democratiche della primavera’, fra ex Mpa assortiti).  Niente, zero.

Chi ha parlato? Qui di seguito le dichiarazioni dei pochi esponenti del centrodestra (tutti del consiglio comunale di Catania) che hanno detto qualcosa.

Qualcosa su un affare da 300 MILIONI DI EURO e su una telefonata che è l’emblema di un sistema di potere, quello vero, che domina da decenni, tentando di nascondersi dietro la ridicola contrapposizione “centrosinistra/centrodestra”.

“Non entro nel merito delle intercettazioni. ..gravi sopratutto perché danno l’esatta esistenza di un servizio di informazione artefatto a comando dell’editore che autorizza, la Giornalista (sarebbe interessante sapere chi è questa Giuffrida) a fare l’articolo…ma ancora più gravi sono le dichiarazioni che rilascia Bianco, e cioè che è stato il Consiglio a modificare le i cambiamenti voluti dalla Giunta. Cazzate, i cambiamenti erano stati proposti dal Cru e andavano a tutelare eccessivamente il privato a scapito del Comune di Catania e a scapito dell’ambiente. Fatti certificati e protocollati. Quindi il Sindaco pensi a spiegare come mai i suoi consiglieri si sono astenuti invece di votare contro e spieghi anche perché a due mesi dalle elezioni chiama Ciancio per il Pua. Spieghi questo invece di parlare del Consiglio!”(Manlio Messina, “Area Popolare”)

“Ritengo che il sindaco debba venire a fare chiarezza – ha detto il consigliere Sebastiano Anastasi (di Grande Catania, ndr) – ricordiamo che quando si è trattato del PUA il clima pesantissimo che si è sentito in quest’aula. Noi oggi vogliamo chiarezza, tranquillità alla città. le intercettazioni danno un quadro diverso da quanto fino ad oggi dichiarato. Io se fossi nell’assessore D’Agata sarei profondamente imbarazzato”. 

Giuseppe Castiglione di Grande Catania afferma:“Noi siamo garantisti e chiediamo all’assessore D’Agata di rispondere alla città su questa intercettazione del 2013. Il sindaco allora stava per aprire la campagna elettorale e vogliamo sapere cosa è accaduto in maniera serena”.

Insomma, questo è lo stato dell’ “opposizione” sotto il vulcano. Tutto nuovo? O tutto vecchio?

“…Anche a Catania aveva alloggio la Signora: quella certa Signora senza della quale non c’è democrazia che non sia menzogna. Ci aveva alloggio, e il suo nome era inciso “Opposizione”, sopra una grande targa, sempre tirata a lucido, ma era inutile cercarcela, perché al suo posto si faceva sull’uscio un uomo, il Signor Consenso.” 

Così disse il Presidente del Tribunale dei minorenni Giambattista Scidà, ovvero colui che aveva “scoperto il gioco” delle “finte contrapposizioni politiche” e la realtà dell’ unanimismo di fatto. Insomma, per Catania, un “pazzo”.

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Redazione Iene Siciliane

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