Cronache del Regime catanese, clamoroso! Il sindacato esiste! Mentre Cgil e Cisl “dormono”, la Uil attacca

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Stanca delle vane promesse e dell’indifferenza dell’amministrazione comunale guidata da Enzo Bianco, la UIL FPL scrive una lettera aperta al sindaco e a tutto la giunta.

Ecco la presa di posizione:

LA UIL FPL SCRIVE AL SINDACO E ALLA GIUNTA:

“DALL’AMMINISTRAZIONE TOTALE INDIFFERENZA”.

Stato di agitazione dei lavoratori contrattualizzati a tempo determinato.

“Tante parole sono state proferite dalla classe politica catanese nel voler spiegare la miglior strategia da dover attuare al fine di avviare l’ambito percorso della stabilizzazione dei dipendenti precari impiegati nell’amministrazione catanese”.

Comincia così la lettera che la UIL FPL, attraverso il segretario territoriale Stefano Passarello e quello regionale Luca Crimi, indirizza all’amministrazione comunale affrontando la delicata e annosa questione dei lavoratori contrattualizzati a tempo determinato.

Nella missiva si legge ancora: “Nel tempo sono state presentate varie ipotesi di bandi che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto/voluto intraprendere. Dopo i bandi, ben TRE, si sono succedute varie modifiche dei programmi triennali delle assunzioni che il comune di Catania avrebbe dovuto/voluto attuare avviando i vari processi di stabilizzazione. Fino all’ultima Delibera di Giunta n. 202 del 29/12/2015, dalla UIL FPL fortemente contestata, che, in assenza di bilancio, avrebbe consentito l’assurda stabilizzazione di qualche fortunato o, forse, designato. A parere della UIL FPL, in maniera poco legittima, la delibera cela l’unico obiettivo che la classe politica catanese ha voluto perseguire, ossia creare le condizioni per autorizzare l’amministrazione comunale all’impiego in mansioni superiori di un impiegato. Dopo i “fiumi di parole” proferite al vento, oggi, per la UIL FPL, può essere utilizzata una sola parola: INDIFFERENZA.

L’INDIFFERENZA si manifesta nei comportamenti adottati, dalla classe politica e dell’amministrazione, nel non voler adottare quei, giusti, provvedimenti che potrebbero consentire l’avvio del processo di stabilizzazione per 183 dipendenti comunali a T.D., che con estrema dignità svolgono il loro lavoro quotidianamente.

L’INDIFFERENZA si manifesta nell’atteggiamento poco opportuno che l’amministrazione e la classe politica attuano verso i dipendenti comunali, non riconoscendo le loro professionalità ricorrendo spesso all’utilizzo di consulenti esterni.

L’INDIFFERENZA si manifesta nel comportamento dei vari assessori che, pur conoscendo le difficoltà esistenti all’interno del comune, non danno indirizzi chiari che possano consentire una giusta governance.

L’INDIFFERENZA si manifesta nel comportamento di quell’assessore, vice sindaco, che concorda incontri ufficiali e non si presenta, giustificandosi con la frase di rito “assente per sopraggiunti improrogabili impegni”.

L’INDIFFERENZA si manifesta nel comportamento del sindaco che non si accorge dei problemi insiti nell’amministrazione comunale preoccupandosi più “dell’apparire” che “del fare”.

L’INDIFFERENZA si manifesta nell’atteggiamento che giustifica il blocco dell’amministrazione in quelle direzioni carenti delle posizioni dirigenziali attribuite ad interim.

L’INDIFFERENZA svela l’effettiva volontà, di chi volontà non ha, evidenziando il fare di una classe politica che, nel voler perseguire concorsi a tempo determinato per i dirigenti o qualsiasi altra scelta, non pone i contrattisti del comune di Catania al centro di un percorso di stabilizzazione.

Fino a oggi dopo i “fiumi di parole” esternati, solo “l’INDIFFERENZA” resta l’unica parola chiara nella mente di chi vive giornalmente il problema della precarietà.

La UIL FPL, visti gli obblighi sanciti dalla legge di stabilità regionale, che da quest’anno prevede la decurtazione del finanziamento regionale verso gli enti che non invieranno la programmazione triennale delle assunzioni, che consente la stabilizzazione dei contrattisti a termine entro giugno 2016, proclama lo stato di agitazione del personale comunale precario al fine di tutelarne i legittimi diritti e le legittime aspettative”, concludono i due segretari.

 

 

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Redazione Iene Siciliane

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