CRONACHE DEL REGIME CATANESE, CONSIGLIO COMUNALE: SCENE DA UN’ “UNIONE CIVILE”.


Pubblicato il 21 Settembre 2016

 Ennesima prova da “stampella” dei “lombardiani”. In un clima da Anni Ottanta

di iena antitruffa marco benanti

Nuova serata anni Ottanta al consiglio comunale di Catania: l’amministrazione Bianco ormai coaguala attorno a sé e vecchi e nuovi democristiani. Sembra di essere tornati agli splendidi tempi di Angelo Munzone e seguenti, i sindaci Dc che hanno lasciato il segno nella storia politica catanese. E dire che c’è ancora chi –mostrando una disonestà intellettuale da guinness dei primati- ha ancora il coraggio di parlare di amministrazione “alternativa al centrodestra”.

Che, infatti, appoggia alla grande Bianco: in prima fila anche stasera “Grande Catania”, il gruppo lombardiano che da mesi ormai è una vera e propria “stampella” di Bianco. Loro, proprio loro i “discendenti” dell’ex Mpa, un partito descritto per anni dalla “Bianco’s band” come il peggio del peggio, guidato -in quest’ottica- dal “Male Assoluto” quel Raffaele Lombardo in relazione al quale, un tempo non troppo lontano, Orazio Licandro celebrava il podestà di oggi (“http://catania.livesicilia.it/2012/11/22/orazio-licandro-bianco-il-vero-anti-lombardo_208049/). Allora l’attuale assessore alla bellezza condivisa, fra l’altro, dichiarò: “ poiché fortunatamente abbiamo una memoria, sappiamo bene chi ha fatto opposizione in questa città, sappiamo chi si è opposto al brutale sistema di potere del centrodestra e in particolare dell’Mpa di Raffaele Lombardo: fra questi, per esempio, Enzo Bianco c’è stato, anzi, certo assai più del Pdl e di tanti altri del Pd. Non è esagerato dire che in questi anni di palude, Bianco nel suo partito è stato il vero anti Lombardo…”

 

Ecco, infatti, che l’amministrazione Bianco può vantare un “parterre autonomista” di prim’ordine, da Marco Consoli a Salvo Di Salvo da Alessandro Porto all’imminente assessore alle attività produttive Nuccio Lombardo e –in alti i cuori- il gruppo di “opposizione” di “Grande Catania” che anche stasera ha consentito alla “maggioranza” di Bianco di rimanere in piedi in consiglio. Tenendo il numero legale. Con scene al limite della commedia all’italiana: tipo quella del capogruppo Giuseppe Castiglione (figlio di Santo, personaggio storico della Destra catanese) a fare quasi la “spola”…da e per il consiglio.  Perché Bianco viene prima di tutto, forse anche prima della dignità politica e della propria storia personale?

Diciamo, siamo, per metafora, ad un’ “unione civile”. Che, in una città normale, avrebbe prodotto pernacchie in quantità industriale. Catania, invece, resta la solita realtà delle finte contrapposizioni (tranne poche e nobili personalità), degli accomodamenti rituali, insomma delle “truffe politiche”. Come lo “scontro” Bianco-Sammartino: una “commedia” che va avanti da mesi e mesi e che sembra ora all’atto finale. Con la “pace”. Come accade a buoni amici (al netto degli “scontenti” che sembrano ancora esserci…)

In queste ore, non a caso, va avanti il “mercato” delle partecipate comunali. In nome della “governabilità”, si sarebbe detto negli anni Ottanta. Forse, allora, era tutto più chiaro. E meno politicamente disonesto.

 


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

1 min

Il Partito Animalista si oppone fermamente alla proposta di modifica della legge regionale sulla tutela degli animali e sulla prevenzione del randagismo. La legge è stata modificata nei giorni scorsi dalla VI Commissione regionale presieduta dall’onorevole Pippo Laccoto e nei prossimi giorni verrà presentata in aula per essere votata. Una proposta di legge che ha […]

4 min

“Vogliamo sapere qual è il futuro di STMicroelectronics a Catania, quali saranno gli investimenti e le prospettive occupazionali. Chiediamo al governo, che è anche azionista, di intervenire e chiediamo un tavolo tra azienda, sindacati e istituzioni”.È Rosy Scollo, segretaria generale della Fiom Cgil di Catania, a dare voce forte e chiara a chi lavora nello […]

2 min

La parlamentare regionale catanese del M5S chiede al presidente della Regione, Renato Schifani, di attivarsi per l’apertura del tavolo ministeriale dedicato alla crisi di STMicroelectronics a Catania. Applausi convinti dai lavoratori dello stabilimento, riuniti in assemblea alla Geotrans. Catania, 3 marzo 2024 – “A noi risulta che la proprietà di STMicroelectronics voglia essere parte del […]