Al Leonardo Da Vinci, i rossazzurri piegano il Gela per 88-67 foto di Romano Lazzara. ALFA BASKET CATANIA 88 GELA BASKET 67 Alfa: Valastro, Gatta 12, Drigo 6, Torrisi 5, D’Aquino, Budrys 14, D’Augusta Perna, Patanè 14, Pappalardo 4, Janjusevic, Barbakadze 8, Abramo 25. All. Zečević. Gela: Musikic ne, V. Bernardo 3, Stanic 10, Julakidze, […]
Cronache del Regime catanese, conti che non tornano, Musumeci(Ugl): “dati allarmanti, a rischio stipendi e servizi essenziali. Intervenga Roma o sarà un dramma”
Pubblicato il 01 Luglio 2016
ecco la nota del sindacato:
le notizie apparse oggi sulla stampa locale in merito alla riunione della commissione consiliare bilancio del Comune di Catania, nel corso della quale la funzionaria della ragioneria incaricata ha dichiarato che ai 140 milioni di residui passivi accertati nel 2013 se ne aggiungono altri 412 emersi dopo la procedura di riaccertamento.
Una cifra enorme che preoccupa non poco anche la segreteria della Ugl catanese, che interviene tramite il segretario generale territoriale Giovanni Musumeci: “Sono dati davvero allarmanti, che indicato un’esposizione debitoria gigantesca rispetto alle reali possibilità dell’ente comunale in termini di entrate, trasferimenti ed ulteriori tagli. Siamo convinti che gli espedienti normativi e gli accordi che l’amministrazione comunale sta cercando di ottenere, sono solo dei palliativi utili solo a prendere tempo e posticipare l’era della fine. Tutto ciò ci preoccupa parecchio perché, allo stato attuale, con questi numeri sono sempre più a rischio l’erogazione degli stipendi e dei servizi essenziali – continua Musumeci.
La nostra città non può permettersi un simile disastro. Riteniamo pertanto necessario ed urgente un intervento da parte del Governo nazionale attraverso l’invio di un contributo straordinario indispensabile, per arginare una mancanza di liquidità che potrebbe pregiudicare il corretto funzionamento della macchina amministrativa, connesso ad una precisa assunzione di impegni da parte dell’amministrazione tutta, il cui stato confusionale attuale non è di certo un segnale di garanzia per la corretta tenuta dei conti. Rinnoviamo il nostro appello, che raccoglie il grido di allarme di una città ormai allo stremo, al premier Renzi perché intervenga in maniera incisiva e determinata per salvare Catania – conclude il sindacalista Ugl.”
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