di iena sotto il palco marco benanti
Se c’è una testata che ha cercato in tutti i modi di pubblicizzare la Festa nazionale del Pd non vi è dubbio che è il quotidiano catanese, con notizie costanti sul programma, sugli eventi e con servizi speciali. Tutto sommato nella migliore tradizione del giornale cittadino, con descrizioni alterne tra il filo-governativo e la rappresentazione vera di ciò che accadeva, ne viene fuori giornalmente e giornalisticamente un resoconto abbastanza realistico del clima che si respira alla Festa.
Certo si cerca in tutti i modi di “salvare” l’immagine di una amministrazione comunale, quella guidata dal sindaco Enzo Bianco, che appare invece generalmente invisa ai catanesi e ha rappresentato per molti versi stupore e una vera e propria sorpresa nei leader nazionali del Pd, che erano venuti convinti che Bianco e la sua squadra fossero amatissimi dal popolo catanese.
Di contro, hanno sperimentato “de visu”, che il sentimento prevalente nei cittadini della città o se volete dell’area metropolitana etnea oscilla tra l’indifferenza e il più ostentato fastidio per una “politica bianchiana” che in tre anni non ha risolto uno solo dei problemi sul tappeto, tra l’altro dando prova di incapacità di dialogo sulle cose concrete con le altre forze politiche, con i sindacati, con le associazioni e con la società civile (per tutti basta citare l’incomunicabilità manifesta con i rappresentanti dei commercianti e di recente persino con Cittàinsieme).
In pratica, il sindaco Bianco ha cercato di realizzare una sorta di “pensiero unico”, puntando solo su fumosa propaganda ammantata di legalità di facciata, non accettando alcun confronto o parere diverso (l’emblema di questa strana intolleranza si è manifestata in occasione della conferenza al Centro direzionale di San Leone quando fece sbarrare il passo al Prof. Maurizio Caserta e a Matteo Iannitti, notoriamente critici nei confronti dell’amministrazione diretta da Bianco – ma la stessa cosa accade in questi giorni sotto gli occhi di tutti alla Festa del Pd, immaginando di fare filtro per avere solo persone gradite o neutre).
Il risultato di questo approccio “o con me o contro di me” è una sorta di suicidio politico che ha portato al graduale isolamento di Enzo Bianco nel “bunker” di piazza Duomo.
Adesso piove sul bagnato e manco a farlo apposta La Sicilia ha lanciato sul web un sondaggio on line i cui esiti dimostrano, pur non avendo il sondaggio alcuna pretesa di scientificità, se ce ne fosse stato bisogno, il catanese – pensiero sul sindaco Bianco e sulla Festa del Pd.
La Festa nazionale dell’unità a Catania :
E’ un segnale di attenzione verso la città 6 %
Dimostra il peso del sindaco Bianco 8 %
Rappresenta un importante momento di confronto 5 %
E’ solo una passerella di politici 80%
Come si può ben vedere, pur essendo declinato il sondaggio prevalentemente al “positivo”, non può sfuggire quello striminzito 8 % che ancora sembra credere nel “peso del sindaco Bianco”.
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