Cronache del Regime catanese: lunedì inaugurazione metro. Ma il podestà che c’entra?

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Da facebook riportiamo le opportune riflessioni di una delle poche voci di opposizione nella città “manganellata” mediaticamente dalla “Bianco’s band”

di Matteo Iannitti

Sulla metropolitana di Catania.

Se ne sono dette e sentite tante sulla prossima inaugurazione delle nuove due fermate della metropolitana di Catania, sul divertente video dell’allagamento della fermata Stesicoro non ancora aperta.

Una città matura avrebbe ragionato sul fatto che in trent’anni sono stati realizzati 5,7 chilometri di tratta al costo di svariati centinaia di milioni di euro (i lavori della metro sono iniziati il 13 dicembre del 1986) senza, in 17 anni, (la prima tratta della metro è stata inaugurata nel 1999), alcun vantaggio di larga scala per la mobilità cittadina. Avrebbe fatto delle valutazioni, delle comparazioni con altre città del mondo, avrebbe ragionato sul nuovo sviluppo urbanistico e demografico della città e su quanto la metro sia uno strumento attuale considerando costi e benefici, al fine di un serio progetto di mobilità sostenibile in città.

Invece noi sembriamo più interessati a dividerci tra chi tifa per il Sindaco e chi no, tra chi scommette che la metro aprirà davvero il 12 dicembre e chi dice che si terrà solo un’inaugurazione di facciata riservata alle autorità.

Disarmiamoci, vi prego, e ragioniamo di cose serie.

E partiamo da un presupposto, tutte e tutti, tifosi e detrattori, sostenitori e oppositori, politici e apolitici, pronti sempre a condannare qualsiasi tipo di autorità: il Sindaco di Catania con la metro non c’entra proprio nulla.

La metropolitana è un progetto sostenuto unicamente da Circumetnea, società di proprietà e di competenza esclusiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Comune non c’entra.

Il Sindaco, all’inaugurazione può pure andare, con fascia e sorriso (a questo sindaco piace da impazzire, morbosamente, apparire) ma non ha alcun demerito, alcun merito. Qualunque critica o contestazione, applauso o ringraziamento non va fatto a lui.

Dal 12 dicembre parliamo anche di mobilità, come tante associazioni fanno generosamente, spesso nell’ombra, ogni giorno.

Ma facciamolo in maniera seria, senza tifoserie. Senza condannare per partito preso ma anche senza prendere meriti che non sono propri.

La metro, giusta o sbagliata, bella o brutta, allagata o asciutta, è realizzata dalla Circumetnea, non dall’amministrazione comunale, per la mobilità della città di Catania, non per fare pubblicità a un Sindaco.

 

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Redazione Iene Siciliane

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