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Cronache del Regime catanese: Mario Giarrusso (“M5S”) denuncia lo strano caso di un terreno, in area Pua: valutato 2 milioni e 400mila euro, messo a bilancio per 5mila euro!
Pubblicato il 16 Gennaio 2016
Da leggere con la massima attenzione…
di iena svalutation marco benanti
Stamane, nel corso dell’incontro organizzato dal “M5S” sul caso Catania il senatore Mario Giarrusso ha, tra l’altro, spiegato in tema di Pua, facendo riferimento ad ombre sulla vicenda, in relazione ad un altro aspetto che
“si voleva nascondere, alla catanese come diciamo noi, con cui secondo me si stava retribuendo qualcuno ed è la questione sempre collegata al Pua.
È venuto alla luce che un pezzo non di poca importanza dei terreni del Pua è di proprietà comunale, di tutti noi cittadini, era un terreno dell’Amt.
Questo terreno viene valutato adesso con una perizia giurata per il valore di 2 milioni e 400 mila euro.
Sapete quant’era valutato nel bilancio dell’Amt? 5 000 euro. Qua c’è la spiegazione come a Catania con qualche migliaio di euro possiamo diventare milionari.
Perché se questo bene vale 5ooo mila euro e viene pignorato e messo all’asta, la base d’asta è bassa.
Voi pensate: è stato pignorato, messo all’asta e che cosa succede? Nessuno si presenta per difendere, nella procedura esecutiva stessa. Quindi, zitti, zitti, tranquilli, tranquilli, si stava consumando la solita operazione immobiliare nel comune di Catania.”
A tal proposito Giarrusso ha affermato in tema di valore del bene che si parla anche di quattro milioni di euro “però la stima è di 2 milioni e 400 mila euro, venduto per pochi euro.
Pensate che lo stesso giudice delle esecuzioni ha avuto un attimo… l’ha fatto valutare 160 mila euro
e là gli asini sono cascati perché siccome qualcuno aveva preventivato di fare l’affare per pochi euro, quando ha visto quella valutazione non è andata all’asta, quindi l’asta è andata deserta.
Meno male che il giudice ha fatto questa valutazione e meno male che qualcuno ha pensato bene di andare a difendere l’amministrazione. Chi l’ha fatto? Un commissario liquidatore, che ha fatto il suo dovere, ci sono procedure esecutive, una deve andare a difendere per vedere se sono fatte bene, secondo le norme di legge, si dà un incarico ad un avvocato, è una difesa tecnica.
Il procedimento esecutivo è stato chiuso, archiviato, non si poteva fare, il bene è rientrato nella disponibilità dell’Amt.”
Ha continuato Giarrusso:
“giustamente un amministratore che fa un’operazione del genere, che fa recuperare 2 milioni e 400mila euro, va premiato.
È il premio è la procedura di defenestrazione.
E’ arrivata una contestazione, in cui sapete cosa si contesta? Si contesta di avere dato incarichi difensivi onerosi, troppi onerosi, perché giustamente un avvocato per avere un incarico difensivo deve essere pagato ovviamente.”
Giarrusso ha poi fatto riferimento, su questa vicenda, all’audizione del 14 gennaio scorso del sindaco Bianco in commissione nazionale antimafia.
Sulle parcelle, poi, il parlamentare ha spiegato: “mi dicono che sono vistate dall’ordine e mi dicono che attengono a contenziosi per -udite udite- per 45 milioni di euro distribuiti su centinaia di procedure, poi lo valuteremo se sono onerose le parcelle.
Però a me sembra che sia un’attività del tutto legittima andarsi a difendere e che comunque tra avere recuperato un bene del valore di 2 milioni e 4mila euro ripaga di qualunque spesa…
E anche di questo dobbiamo rendere conto perché in una città fare una cosa semplice come dare incarichi legali e andarsi a difendere diventa fatto un eversivo tale da dover essere scacciati.
Questa è materia per chiedere e pretendere dalla Prefettura e dal Ministero degli interni che intervenga subito con una commissione d’accesso che ci faccia capire che cosa succede
Perché un buon amministratore avrebbe fatto un altro ragionamento, avrebbe chiesto: ma chi è che non è andato a difendersi? Ma come è che ci sono contenziosi per milioni di euro ? ….
Un quadro allarmante che deve essere chiarito.”
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