“Il quasi sequestro di Matteo Iannitti da parte della Digos avvenuto domenica 28 all’ingresso di Villa Bellini, su sollecitazione dei responsabili locali e nazionali della Festa dell’Unità che si sta svolgendo a Catania, assieme al tentativo di impedire le contestazioni dei lavoratori e delle lavoratrici contro la riforma della scuola, ci dice almeno due cose.
Che il governo Renzi risponde, alle critiche sulle scelte dell’esecutivo nazionale e sull’operato, quanto meno opaco, della Giunta Bianco e dello sputtanato governo regionale,con la repressione del dissenso e la militarizzazione degli spazi pubblici.
E che l’isterismo e l’arroganza dei comportamenti espressi dall’apparato burocratico e istituzionale del Pd danno il segno del nervosismo per la caduta verticale dei consensi nei confronti della trimurti Renzi/Crocetta/Bianco.
Crescono le ragioni per intensificare la mobilitazione a sostegno del No alla revisione della Costituzione, e per riaprire, con la sconfitta di Renzi e della Confindustria, un nuovo ciclo di lotte, per il rinnovo dei contratti di lavoro, per la lotta al precariato, alla povertà, alla militarizzazione della Sicilia, per il riscatto delle popolazioni meridionali.
Mimmo Cosentino, segretario regionale PRC.”
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