di iena antibluff marco benanti
Il nodo della conferenza odierna a Palazzo degli Elefanti era presentare il progetto della fontana Gioeni.
Pur conoscendo la sopportazione passiva dei catanesi da tre anni (una comunità di abitanti avrebbe fatto una rivolta dopo una settimana, gli abitanti di Catania hanno ingoiato tutto, come al solito) in cui centinaia di migliaia di persone hanno perso ore della loro vita, tempo, soldi, inquinando con macchine accese, qualcosa c’è da dire.
Cosa? Che forse non se la sentivano di dire che si trattava e si tratta ancora oggi (anzi peggio oggi di ieri) di un clamoroso “Tonfo” (altro che Tondo) voluto dal sindaco, infischiandosene degli effetti permanenti sulla mobilità dei cittadini (comunali e metropolitani) e della vita delle famiglie dei negozianti di Barriera-Leucatia. In primis, si faccia una fontana!
Un milione di euro, prego. I tre e passa anni “bruciati” -fra tempo, benzina e stress- sono quantificabili in centinaia di milioni di euro altro che due o tre! I soldi distratti dalle “ciclabili” per una fontana avevano bisogno di imputare una soluzione…in parte sperando che la metro ( tradotto Fce governativa, non il sindaco) scarichi decine di migliaia di autovetture (impossibile) o una nuova strada porti a via Vincenzo Giuffrida, scaricando altre decine di migliaia di auto sul raccordo autostradale (notoriamente scarico).
Stupisce il plauso e il silenzio di ex personalità dell’amministrazione Stancanelli, come l’ing. Santi Cascone. Uomo di grande preparazione. Che recita –per l’occasione- una parte non sua. E’ davvero difficile capire non le donne (per loro basta un computerino scarso, con due o tre varianti al massimo), bensì gli uomini, persone come Santi Cascone. Chissà.
Ma…va bene così. …anno terzo del “Bianco conduttore”: la “direzione” è verso la persistente immobilità di Catania metropolitana. Ricordiamo che le uniche cose che dipendono da “Lui” sono Amt (da 90 a 30 bus in circolazione, record!) e nodo Gioeni (da tre livelli a uno, complimenti!)
Bianco divide per tre, a parole moltiplica, nei fatti sta scomparendo Catania. Con i catanesi al suo interno.
A proposito, con le “nuove” dell’amministrazione, per chi va a Barriera, Leucatia, Battiati e Gravina e per i commercianti: non cambia nulla!
‘O taliativi ‘a bella funtana, chi sghicciu chi fa!
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