COMUNICATO STAMPA Personale della Polizia di Stato di Catania, coordinato dalla Procura Distrettuale etnea, ha proceduto al fermo di indiziato di delitto di quattro scafisti di origini sudanesi, rispettivamente di anni 21, 22 e due trentenni, per il reato di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina. I fatti risalgono al pomeriggio dello scorso 20 novembre quando, presso […]
Cronache del Regime del Podestà: arriva “Catania comunica”, oltre la Corea del Nord, ai piedi dell’Etna
Pubblicato il 23 Novembre 2015
Quando si dice: mai dire mai!
di iena disordinata marco benanti
A Pyongyang, nell’Asia orientale, parebbe che non l’hanno presa bene: sentirsi superati è sempre un po’ uno smacco. Anche per i cantori delle “prodezze” di Kim, il “leader supremo” della Corea del Nord. Perché, nel mondo, esiste chi riesce a fare di meglio: basta sfogliare “Catania comunica”, periodico di informazione comunale di Palazzo degli Elefanti, già oggetto di un comunicato di “Catania Bene Comune” http://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=6473
Oggi, finalmente, l’abbiamo avuto in mano e abbiamo provato a leggerlo: ma niente da fare! Quando si arriva a queste “vette”, si resta quasi senza parole. Trentadue pagine di propaganda allo stato puro, “prima” con “apertura” a firma “il sindaco Enzo Bianco” per annunciare “326 cose fatte in 2 anni”.
L’ “attacco” del podestà (ritratto in foto nel suo ufficio a Palazzo) è da brividi…di “verità”: “comincia a prendere forma, fra mille difficoltà e resistenze, la Catania che amo…” E poi la descrizione di come sarebbe stata la città due anni fa: “la città che ho preso in mano era in ginocchio. Una condizione finanziaria sull’orlo del disastro, personale demotivato, illegalità diffuse, non solo tollerate ma alimentate; manutenzione delle strade, dei parchi, degli edifici, zero; pochissimi autobus in giro; navi da crociera scappate, rari turisti; asili nido in procinto di essere chiusi, tagli di risorse micidiali, emersione di debiti fuori bilancio; scarsissima raccolta differenziata e molta sporcizia a causa di un contratto per la nettezza urbana antiquato e inefficiente che potremo cambiare, finalmente, dal marzo 2016 (abbiamo già migliorato il servizio nei mercati e avviato la rccolta porta a porta nel quartiere di Santa Maria Goretti); impossibilità di procedere a uno svecchiamento del corpo dei Vigili Urbani –con un’età media di ben 56 anni-, pur avendolo reso più efficiente con le nuove moto e i nuovi scooter. La risalita non è facile…” Questa sarebbe stata, secondo il podestà, la città del 2013 quando lui arrivò a Palazzo: ma non assomiglia forse di più alla città del 2015?
Ma più avanti –ad Onore del Vero- il podestà dice una cosa che noi sottoscriviamo con Lui: “…la collaborazione delle istituzioni cittadine è sempre più incisiva, tra Comune, forze di polizia, magistratura, sindacati, società civile, forze politiche, mondo produttivo, associazioni: tutti insieme lavoriamo per lo sviluppo della città, per la legalità a tutti i livelli, per difendere gli interessi dei più deboli..”Siamo assolutamente d’accordo: attorno al podestà c’è una sorta di “grande concertazione”, lo vediamo e lo scriviamo da anni. Veramente, un’ “orchestra” che lavora –disinteressatamente- per il bene e soprattutto la legalità. Mai verità più vera fu.
Ma le emozioni più forti “Catania comunica” le offre al suo interno: una miriadi di foto del podestà in tutte le salse. In versione” pittore” del lungomare, con i ragazzi, con i bimbi, con gli artisti, con il direttore di Frontex, con Renzi, da presidente del consiglio nazionale dell’Anci, con i suoi amici di “Libera”. E ancora, sobriamente: a Palazzo con gli assessori, al Castello Ursino all’inaugurazione di Cub, con l’arcivescovo, a tagliare nastri, con Crocetta. Insomma, una carrellata di immagini. E… Kim, fatti più in là!
Insomma, un delirio di propaganda. Qualcosa che a confronto la propaganda berlusconiana è roba da “mocciosi”. Due anni e mezzo di amministrazione fatta di veline, di flash, di foto, di un Palazzo ridotto ad un palcoscenico cinematografico.
La sostanza vera dell’azione di questa giunta è in larga parte eredità dell’amministrazione Stancanelli, quella della “città in ginocchio”.
Questa è la Catania di oggi: mi raccomando, non smettete. Malgrado quelli che si girano dall’altra parte, malgrado quelli che si mettono il prosciutto sugli occhi, la realtà tragica di una città è sotto gli occhi di tutti.Ma voi, per favore, continuate.
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