Cronache del Regime: le avventure del Barone di Bianchausen


Pubblicato il 12 Marzo 2017

di iena delle balle universali marco benanti

Ormai riesce difficile riuscire a stare al passo di tutte le balle universali che il sindaco di Catania (novello Barone di Münchausen), ci propina quotidianamente e talvolta a più riprese anche nella stessa giornata. Ma soffermiamoci a quella che credo essere la più imponente parata di “bufale” di questi quasi quattro anni di “regno” sul quotidiano che ormai viene paragonato alla “Pravda”: sabato 11 marzo è stato pubblicato un articolo che riguardava il “Bianco IV” ed il suo gradimento, ovviamente come tanti altri cittadini mi aspettavo di vedere un “elettroencefalogramma piatto” ed invece si evidenziava quanto fosse migliore questo sindaco e questa giunta rispetto a tutti gli altri, presenti e passati, vivi o morti, avversari con o senza nome per arrivare ad uno “spettacolo surreale” quando, citando questo sondaggio commissionato da Bianco in luglio all’istituto Piepoli, si scopre che dovunque e comunque lui supererebbe comunque il 40% dei consensi che rappresentano la soglia oltre la quale (nel caso avesse la faccia e la dignità di ripresentarsi) sarebbe riconfermato.

Ovviamente, andando a spacchettare i dati contenuti in questo “sondaggio” salta all’occhio che i risultati sono davvero inverosimili e questo non solo perché i disastri di questa sindacatura sono sotto gli occhi di tutti ma anche e principalmente perché Bianco è tutto fuorché amato dai cittadini; infatti, invece di commissionare sondaggi ad un istituto “amico” dovrebbe mandare qualcuno in giro per la città a fare le stesse domande e sicuramente avrebbe delle tristi sorprese. Inoltre, prima di passare al pettine fitto -voce per voce di questa autocelebrazione- occorre ricordare che Piepoli è amico personale di Enzo Bianco, ed in particolare uno dei suoi “scudieri” Livio Gigliuto è da tempo uno stretto collaboratore di Piepoli, per cui appare evidente che se non una “allisciata” ci sarà stato un occhio più che benevolo sulle incredibili performance del maturo sindaco.

Ma adesso andiamo ai risultati e da subito sembra davvero di leggere un libro di fantascienza in particolare quando sulla “soddisfazione complessiva” si fregia di un 43% dimenticando che i giudizi negativi raggiungono il 54% e non va meglio sul “gradimento dell’operato” un altro 42% a fronte di un tranciante 56%; ed al riguardo mi chiedo se sia questa tutta gente che vive nella zona sud e quindi non frequenta normalmente l’area del Tondo Gioeni dove quotidianamente le bestemmie sono moneta corrente e dove difficilmente il sindaco splendido splendente non arriverebbe neanche ad un decimo del gradimento declamato.

Andiamo ai confronti con i past-sindaci Raffaele Stancanelli ed il fu Umberto Scapagnini, appioppando al primo una “soddisfazione” del 21% ed al secondo del 15%. A questo punto evidentemente trattasi davvero di uno “spettacolo surreale” perché anche in questo caso occorre ricordare che Stancanelli ha perso contro Bianco per una infima manciata di voti (500 circa) mentre Scapagnini nella competizione del 2005 lo ha completamente stracciato; inoltre mentre Stancanelli verrà ricordato nella peggiore delle ipotesi per l’ottimo BRT ed il contenimento del deficit e Scapagnini per il rifacimento di Piazza Duomo, Via Etnea e tutta la Circonvallazione nord da Monte Po ad Ognina ed dulcis in fundo i parcheggi scambiatori. Il “Bianco IV”, invece, sarà ricordato solamente per il disastro del Tondo Gioeni, l’odiata rotondina di via D’annunzio e la controfigura di pista ciclabile che inizia e finisce nel nulla; per il resto trattasi solo di annunci e chiacchiere.

Infine, arriviamo ai confronti con possibili competitor compresi quelli senza nome e qui arriviamo all’apice dello “spettacolo surreale”: infatti, non solo si contrappone a personaggi politici che non sono candidati, ma pretende di farci credere che nella peggiore delle ipotesi vincerebbe con un 56% contro Nello Musumeci o addirittura con il 76% contro Pogliese ed addirittura vincerebbe anche contro i compagni di partito Berretta e Giuffrida rispettivamente con il 74% ed il 61%. Ma Bianco si supera quando addirittura vince anche contro il candidato misterioso senza volto e senza nome: quello dei 5 Stelle che viene battuto dal Sindaco/Monarca con un trionfante 57%.

In un “crescendo wagneriano” Bianco si misura anche su scala regionale, dove ritiene di poter portare a casa il 38% dei consensi. Bene, a questo punto dovremmo fare alcune considerazioni di rito, e la prima è quanto e se sia attendibile un sondaggio del genere, se i risultati rappresentano la negazione del “sentiment” della gente comune che, purtroppo, Bianco non frequenta ed allora in questo caso diventa probabilissimo il tentativo di “contrabbandare” una città ed un sindaco perfetti per poter chiedere una bella poltrona a Roma e fuggire da Catania prima possibile visto che la città è in coma irreversibile e lui per sua stessa ammissione ne è il leader. Potrebbe esser questa una exit strategy che lo metterebbe al riparo da tutti i problemi a cui si esporrebbe se dovesse dichiarare default, primo fra tutti il rischio di interdizione decennale dai pubblici uffici ed ancora, come farà a dimostrare che tutti i suoi “faremo” sono solo propaganda con il fine di accreditarsi e poter fuggire indisturbato per l’ennesima volta da Catania, tradendo sia la città che i cittadini che gli hanno consentito di arrivare dov’è?

Tutti questi proclami, sondaggi e promesse altro non sono che specchietti per le allodole, “mascherate” che non hanno alcun risvolto tangibile nella vita di chi soffre e sul sistema di funzionamento di questa città. Bianco non vuole Catania, lui la usa e l’ha sempre usata per i suoi progetti politici personali.

Siamo fiduciosi che questa sceneggiata del sondaggio, come l’intervista natalizia dove chiedeva altri cinque anni di sindacatura, sono solo ulteriori depistaggi perchè se lui non è diventato senile avrà capito già da tempo  e saprà quali sono le reali condizioni della sua reputazione e del suo effettivo gradimento. E allora, invece di continuare ad “andare in scena” senza pubblico in sala è meglio che ci risparmi ulteriori sofferenze e vada via presto.

L’unica cosa credibile di quel “sondaggio” sono i nominativi degli ipotetici contendenti che a partire dal più maturo per arrivare al più fresco sarebbero sempre una prima scelta rispetto alla “ribollita” rappresentata dall’attuale podestà.

 


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