ecco la nota stampa del movimento e -allegata- la corrispondenza con l’Anac:
venerdì alla Camera sarà discussa un’interpellanza urgente rivolta al ministro dei Trasporti, autore della nomina dell’ex commissario straordinario Cosimo Indaco bocciata dall’Antitrust e sulla quale l’M5S ha condotto una lunga battaglia nelle istituzioni. “Graziato” Delrio rispetto all’inconferibilità dell’incarico.
ROMA, 20 aprile 2016 – “Il ministro Delrio deve spiegare come abbia potuto firmare la nomina di Cosimo Indaco commissario straordinario dell’autorità portuale di Catania, rinnovandola poi per due volte, nonostante il suo palese conflitto d’interesse. Un conflitto che era ‘generalizzato e permanente’, come rilevato anche dall’Autorità anticorruzione attraverso una delibera che segue alla nostra richiesta di parere rivolta proprio all’Anac. Questo è stato solo uno degli atti presentati dal M5S sulla materia: avevamo già presentato segnalazioni e interrogazioni Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti senza ricevere risposte minimamente esaustive”.
Lo afferma la deputa catanese Giulia Grillo commentando il contenuto dell’interpellanza urgente che rivolgerà al ministro Delrio venerdì 22 aprile sul caso di Cosimo Indaco “il quale, mentre ricopriva il ruolo di commissario straordinario all’Autorità portuale di Catania, contemporaneamente era socio non amministratore – nominato il 13 maggio 2013 – della società di spedizioni doganali ‘Angelo Perez di Cosimo Indaco & c. snc’, che opera proprio nel porto di Catania. L’Autorità portuale catanese, infatti, con i suoi provvedimenti interviene anche sull’attività di quella società.
“Il mandato di Indaco è scaduto il 13 aprile 2016 e, a distanza di due giorni, al suo posto è stato repentinamente nominato il comandante del porto di Catania, Nunzio Martello. Ciò nonostante restano in piedi le responsabilità politiche e per questo chiederemo al ministro Delrio se e quali iniziative intenda intraprendere riguardo alla validità degli atti-provvedimenti adottati da Indaco, alla luce del citato conflitto d’interessi generalizzato e permanente.
Aggiungiamo un elemento di non poco conto: l’Anac non ha ravvisato gli estremi dell’inconferibilità per quell’incarico nonostante l’attività della Angelo Perez di Cosimo Indaco & c. rientri senza dubbio tra quelle professionali regolate dall’autorità portuale di Catania. Nel caso in cui l’inconferibilità fosse stata riconosciuta, Delrio sarebbe stato impossibilitato a compiere nomine per un periodo di tre mesi. Diciamo che il ministro è stato salvato in corner, ma la vicenda non finisce qui e il titolare di Trasporti e Infrastrutture ora deve fornirci finalmente tutti i chiarimenti del caso”.
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