Sulla vicenda “InvestiaCatania”, interviene nuovamente la consigliera comunale Paola Parisi che, nei giorni scorsi, ha chiesto tutta la documentazione sulla partecipata del Comune di Catania alla Commissione consiliare competente in materia di cui è componente. “Quanto riportato ieri dal giornale online “Sudpress” è un ulteriore fatto di inaudita gravità che, qualora dovesse essere confermato, pone più di qualche dubbio sulle precise responsabilità in capo alla gestione della partecipata negli ultimi anni.
E’ fuori da ogni logica, infatti, che ancora oggi della terna del collegio dei revisori dei conti possa farne parte un professionista (peraltro con l’incarico di presidente) che, a quanto pare, è agli arresti domiciliari dal giugno scorso. Ed ancor più paradossale sarebbe se nessuno dei soggetti deputati al controllo della società, in primis l’attuale commissario liquidatore, se ne fosse accorto omettendo di adottare gli opportuni provvedimenti. A questo punto – aggiunge Parisi – ritengo che il sindaco debba intervenire, senza indugio, sulla questione che già di per se, alla luce della gravissima situazione economico – finanziaria che vive il nostro comune, è più che inaccettabile considerato che sono state impegnate e, probabilmente, si stanno ancora impegnando ingenti somme pubbliche per una gestione della liquidazione che dura da 6 anni.
In attesa di ciò, la Commissione consiliare dovrà comunque avviare il suo lavoro per far luce su quello che è accaduto nel tempo, anche in relazione alle perdite progressive registrate nei bilanci della società e giunte alla ragguardevole somma di oltre 700 mila euro. Ancora oggi, però, a quanto pare di tali documenti non vi è traccia e questa situazione sta diventando intollerabile, perchè è necessario far presto luce sulle risorse venute a mancare.”
Infine la capogruppo del gruppo consiliare “In campo con Pogliese”, Parisi, lancia un appello ai consiglieri comunali di minoranza, che nei giorni scorsi sono intervenuti sul tema: “Rivolgo ai miei colleghi un invito a collaborare affinchè si possa trovare la verità e consentire all’amministrazione di compiere i passi giusti per chiudere “InvestiaCatania”, senza tralasciare eventuali responsabili a prescindere dalla loro connotazione politica.
Davanti ad evidenze di questo genere è difficile trovare dei presunti alibi o provare a rispedire ipotetiche accuse al mittente, Si dovrebbe, invece, pretendere il necessario cambio di rotta auspicando, nel contempo, un passo indietro da parte di tutti coloro che hanno portato al totale fallimento la partecipata. Credo che i cittadini gradiscano più questo, che un’avventurosa difesa per “partito preso” dell’indifendibile .” ”
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