Al Leonardo Da Vinci, i rossazzurri piegano il Gela per 88-67 foto di Romano Lazzara. ALFA BASKET CATANIA 88 GELA BASKET 67 Alfa: Valastro, Gatta 12, Drigo 6, Torrisi 5, D’Aquino, Budrys 14, D’Augusta Perna, Patanè 14, Pappalardo 4, Janjusevic, Barbakadze 8, Abramo 25. All. Zečević. Gela: Musikic ne, V. Bernardo 3, Stanic 10, Julakidze, […]
Cronache del Regime: una poltronissima di 510 euro per il Podestà, simbolo dell’ “Impero” di cui si vedono le colonne di fumo
Pubblicato il 08 Marzo 2016
di iena del terzo stato marco benanti (fotomontaggio di Vincenzo Baiamonte)
Il fatto non è grave ma è tremendamente serio: il Podestà della città dell’elefante ha voluto una nuova poltrona per lui. La più comoda, la migliore in commercio anche se, purtroppo, non è di pelle umana. A fronte dell’amorevole richiesta, i cortigiani di palazzo si sono subito messi all’opera, tanto che il vicecapo di Gabinetto vicario dott. Gian Luca Emmi ha intimato agli uffici:“Provvedere con sollecitudine all’acquisto di una poltrona ergonomica” si legge testualmente nel documento.
Una poltronissima per sua “Altezza Enzo”, perchè quella che fin qui lo ha cullato nelle sue ore liete a Palazzo, era forse un pochino stropicciata. Eccolo, il simbolo dei resti del decadente “impero bianchista”: una poltrona girevole, robusta, alla “modica” somma di 510 euro come ci fa sapere quell’impertinente di Matteo Iannitti su facebook, inconsapevole collaboratore del nostro giornale. Appena 510 euro, tanto quanto, in questi giorni in media stanno pagando i catanesi per la tassa sulla spazzatura.
D’altronde, a Catania c’è sempre chi vuole sempre qualcosa: una casa popolare, un lavoro persino sottopagato, anche solo qualcosa da mangiare per se e i propri figli, un incarico in un sottogoverno magari in una partecipata.
No niente, di tutto questo: il Nostro voleva una poltrona nuova? Catanesi avete qualcosa da ridire a uno che da quando si è insediato ha avuto con i suoi concittadini una condotta sobria, british, rispettosa di noi tutti e delle nostre esigenze, che ci ascolta quando vogliamo dire qualcosa, che premia i migliori, che si sacrifica per noi, che rispetta le leggi e combatte gli abusivi tutti, tranne che siano giornalisti alle sue dipendenze. Vorreste per caso privarlo di questo piccolo privilegio di una enorme poltrona, visto che vi onora di averlo come sindaco di questa maledetta tragicomica Primavera di cui si intravedono già le maleodorodanti colonne di fumo?
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