Cronache…dell’ ordine: a Catania il rispetto della legalità è un optional

di Iena megafono

Catania è la città dove tutto è possibile. Dove ognuno applica le proprie regole e se ne fotte di quelle ufficiali. Esempio emblematico la festa di Sant’Agata dove dell’ordinanza del sindaco sui ceri accesi i devoti se ne sono infischiati. Altrettanto i vigili che, non risulta, abbiano elevato sanzioni a go go! Ma non è che per caso non si interviene perchè dietro i ceri c’è un enorme affare economico? Per non parlare dell’orario di rientro del fercolo in Cattedrale, nonostante l’invito esplicito della vigilia, a rispettare gli orari.La città è un mercato a cielo aperto. In ogni angolo e in ogni slargo ci sono venditori pronti a vendere di tutto. Eppure la linea dura non c’è mai stata e, forse, mai ci sarà. Lo scorso fine settimana, in corso Sicilia, durante una operazione anti contraffazione, militari della guardia di finanza sono stati aggrediti, ma nulla è cambiato. Stamane, come testimoniato da una emittente televisiva locale, i portici erano pieni zeppi di venditori. Che dire poi dei lavavetri. Con l’amministrazione Stancanelli c’era stato un momento in cui il fenomeno si era notevolmente attenuato, con l’amministrazione Bianco i lavavetri sembrano essersi moltiplicati. In via Giuffrida gli automobilisti subiscono veri e propri assalti. Anche in questo caso c’è una apposita ordinanza che, manco a dirlo, non viene fatta rispettare. Poi c’è il capitolo parcheggiatori abusivi che continuano ad operare indisturbati in molte zone della città. Ma un’azione forte e costante contro questi fenomeni quando?