Cronache della “legalità bianchista”: Bianco, “Patto con cittadini per far crescere Catania, sono pronto a istituire a Catania una Consulta dei consumatori”. IENE SICULE ALL’UNISONO: ” Bianco a casa passa”


Pubblicato il 07 Giugno 2015

di Ignazio De Luca
 
“Quando mi sono insediato – ha ricordato Bianco – uscivamo da quindici anni che sono stati, per mille ragioni, i più bui nella nostra Isola… Questa incredibile tolleranza è stata ricambiata da questa vasta area di illegalità diffusa con un consenso elettorale nei confronti di certi amministratori o politici”.( shadowpressct)
 
Mentre quando corre politicamente Lui, come nelle fiabe, “l’illegalità”si imprigiona dentro il collo di una bottiglia?
 
ll  solito podestà da parata, tronfio e borioso, mimetizzato da un sorrisetto più ammiccante del solito, al congresso della Federconsumatori ha pronunziato la melensa litania sulla (sua) legalità primaverile,omettendo, spudoratamente di ricordare, forse perché poco più in la il Procuratore ascoltava (distrattamente?), le molteplici illegalità della sua sindacaturaLazzaro “gas” Danzuso abusivo, Rosso mendace, Sorbino nullo e insanabile (in tema di procedura di selezione), Girlando “bacchettato” come amministratore dalla sentenza del CGA in tema di cartellonistica e dulcis in fundu, Liotta: incapace o collusa?
 
Le litanie sulla legalità, solo declamatoria e sempre meno praticata del podestà ci hanno veramente scocciato, così in considerazione della sua recidività andremo indietro nel tempo, per dare conto di alcuni comportamenti o frequentazioni, che non ci sembrano coerenti con i predicozzi propinati ora e allora, i lettori giudicheranno secondo la loro convinzione.
 
Nella foto di copertina, in una recente passerella, pratica  che per il podestà assume carattere precipuo ed essenziale per promozionare la sempre più sbiadita immagine politica, nell’occasione commemorativa per la scomparsa del deputato Lino Leanza, poniamo all’attenzione dei lettori, che tra la spalla di (scriviamo ciò che molti sussurrano) nano Bianco ( prima era “Enzu a ciurara”) e il feretro, ci sono almeno 20 centimetri. Significa, insomma, che il podestà fa finta di portare il feretro in spalla, perché poggia su altre di spalle.
 
La passerella show del podestà al cerimoniale funebre, ci riporta alla mente un altro funerale con grandissima e straordinaria partecipazione di decine di migliaia di catanesi, quello del Presidentissimo, Angelo Massimino.
 
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Il 6 marzo del 1996, sindaco Bianco terzo, una folla oceanica, in piazza del Duomo, tributava il saluto della città a colui che è ritenuto, unanimemente, il più grande presidente che il calcio Catania 46, abbia avuto. Ora l’attuale podestà di Catania, anche allora sindaco, non solo non fece finta di portare a spalla il feretro, ma addirittura ebbe l’incredibile maleducazione istituzionale di non presenziare ai funerali
 
Erano i tempi in cui “Enzu a ciurara”era amicissimo di Proto Franco Ernesto, rampante manager di medicali sanitari, e presidente dell’Atletico Catania; “Enzu”all’epoca non perdeva occasione di sponsorizzare l’Atletico e il suo presidente, che come tutto ciò che ruota attorno al novello re sole sotto il liotru, era (Proto) il migliore dei migliori.
 
Naturalmente noi non la pensiamo come il podestà e per avvalorare la nostra convinzione richiamiamo la sentenza del 20 febbraio 2015 della quarta sezione penale, nella quale Proto Franco Ernesto + 12, accusati, sinteticamente, di corruzione e turbata libertà degli incanti, vengono prosciolti, ” in ordine ai reati loro ascritti (anni 2004-2005 -2006 ) in quanto estinti per prescrizione “.
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Ricordando che il Tribunale aveva rigettato l’istanza degli avvocati degli imputati, che richiedevano una assoluzione nel merito dei reati contestati, “avuto riguardo, nell’ambito del processo de quo, effettuare una constatazione di evidenza d’innocenza degli imputati” risulta impossibile, traducendo, forse, incassate la prescrizione che vi va di lusso?
 
Leggiamo, peraltro, nel corpo della sentenza che il grande amico del podestà,Proto Franco Ernesto, è un pregiudicato con quattro reati nel casellario giudiziale, di cui, del più odioso, omesso versamento di ritenute previdenziali, addirittura recidivo.
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Proprio sulla recidiva del reato più odioso vogliamo soffermarci, per rimarcare la caratura di legalità degli amici storici del podestà. Intanto il reato è nefando, perché si intascano soldi che rubano il futuro dei lavoratori e dei loro figli. Trattasi di svariati centinaia di milioni ( vecchio conio) che il Proto nel 1996 (quando “Enzu a ciurara lo portava ad esempio di imprenditorialità?) sottrae ai suoi dipendenti; e continua in simili condotte nel 2002. Vergogna! Questo un campione della classe imprenditoriale?
 
Iene Sicule lanciano un’accorato appello al Signor Procuratore della Repubblica, dottor Giovanni Salvi : prima di trasferirsi alla Procura Generale a Roma, qualcuna delle nostre denunce, nei confronti della mala amministrazione Bianco, sarà iscritta a ruolo? Magari si riuscirà a schivare l’art.129 c.p.p.

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