Cronache della legalità catanese, ordine pubblico: Autonomi di Polizia e Siap, sindacati contro!

Riceviamo dall’Adp:

“LETTERA APERTA AL SEGRETARIO DI UN SINDACATO IN DECLINO

La scrivente segreteria provinciale del sindacato AdP, nell’approssimarsi di quella impietosa resa dei conti costituita dalla comunicazione ufficiale, da parte del dipartimento, dei dati numerici relativi agli iscritti delle varie OO.SS., desidera esternare il proprio compassionevole rincrescimento al segretario provinciale di quella sigla di categoria di recente entusiasticamente impegnatosi in un attacco personale nei confronti del nostro segretario provinciale, per il decremento di iscritti che da qualche anno a questa parte caratterizza la sua storica sigla.

Certo, appare strano, oltre che inconsueto per un sindacalista, il fatto che tale segretario provinciale, nonostante i continui decrementi della sua sigla di categoria, abbia elevato la sua solitaria voce per contestare la legittimità di pensiero del segretario dell’AdP, sulla scorta di un presunto scarso proselitismo di quest’ultima O.S..

Non abbiamo certo la presunzione di atteggiarci a novelli Montesquieu o Jean Jacques Rousseau, né pretendiamo che il nostro avversario sindacale ne conosca i dettami filosofici, ma, dinanzi alle grettezze di certe prese di posizione, non riusciamo proprio a reprimere il nostro vezzo lezioso e saccente, ragion per cui facciamo presente a tale poco accorto segretario che la pluralità di pensiero è l’essenza stessa della democrazia, a prescindere dal fatto che una certa idea o un certo punto di vista siano propugnati da 10, 100, 1000 o un milione di pensatori.

Grandi geni del pensiero politico e filosofico quali Hegel, Nietzsche e Kant, non furono mai supportati da schiere di proseliti inneggianti alle loro idee, ragion per cui siamo propensi a ritenere che anche a costoro tale segretario provinciale etneo di siffatta O.S. autocelebrativa e dai grandi numeri, negherebbe il diritto di esprimere le loro idee per carenza di proseliti.

Quando l’attuale segretario provinciale dell’AdP maturò la scelta di abbracciare la lotta sindacale, la sua decisione di militare con i nostri colori fu dettata dalla consapevolezza di legarsi ad un movimento minoritario ma scevro dai meccanismi di clientelismo e lottizzazione sindacale che, in prima persona, aveva visto svolgersi sotto ai suoi occhi.

Per converso, ci appare strana l’alzata di scudi del segretario provinciale del grosso, anzi, gigantesco (l’interessato sarà più contento) sindacato di polizia che è sceso in campo per difendere l’attuale dirigenza della Questura, la quale ultima, non è solo la nostra sigla sindacale a pensarlo, lascia molto a desiderare sotto tutti i punti di vista.

Concludiamo con una semplice osservazione: dal momento che per il segretario della titanica O.S. di cui si parla è un fattore importantissimo la consistenza numerica della sigla di categoria di appartenenza, non reputa, in considerazione del recente sorpasso subito dalla O.S. che lo retrocedeva (cioè dal Coisp), sia opportuno che pensi di rassegnare dignitosamente le proprie dimissioni?

Consiglio proveniente dalla segreteria provinciale di un piccolo movimento che, a prescindere dai numeri, mira semplicemente a dare voce alle proprie idee nel rispetto della libertà di pensiero, della pluralità di idee e della dignità altrui!!!

E siccome, a differenza della iperbolica sigla del nostro antagonista (tali aggettivi appagheranno il suo amor proprio), il nostro sindacato ha chiuso l’anno 2014 con una crescita percentuale di circa il 60%, gli diciamo che, nonostante il suo parere contrario, noi potremo farci, dovremo farci e ci dovranno ascoltare, consigliandogli, se del caso, di tapparsi le orecchie e di chiudere gli occhi, lasciando ad altre e più aperte menti la fatica di interpretare i nostri comunicati sindacali.

Catania, 03 gennaio 2015 LA SEGRETERIA PROVINCIALE”.

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Riceviamo dal Siap:
“non è nostra abitudine polemizzare, ma se l’articolo di stampa del 28 dicembre firmato dal segretario dell’ADP catanese era una critica ai vertici crediamo che sia stato scritto ed espresso male. Per diritto di replica, precisiamo che è stata recapitata una diffida alla nostra sede, da parte del segretario nazionale ADP, per aver fornito dati non veritieri riguardo il numero di associati catanesi a questa sigla sindacale, fatto replicato dallo stesso Rodano (articolo del 31 dicembre su la Sicilia). Il Siap per correttezza e abitudine fornisce dati ufficiali rilasciati dalle certificazioni dell’Amministrazione di P.S. che per l’anno di riferimento, il 2014, riportano un dato di 21 iscritti alla Federazione ADP-USP su 2140 poliziotti in servizio in città. Naturalmente il dato era stato comunicato per fare un esempio riguardo la complessità di una analisi politica sulla sicurezza cittadina fatta da una organizzazione che esprime pochi associati e vede la realtà localizzata sulle informazioni provenienti dagli iscritti, altrimenti si rischia di autoproclamarsi. Circa le affermazioni di Rodano, Dirigente del commissariato di P.S., la critica ai vertici sembrerebbe di natura personale ed evidentemente legata alle funzioni che svolge, come emerge dalle stesse dichiarazioni fatte dal medesimo alla stampa. Siamo alquanto perplessi dalle dichiarazioni del Rodano che oltre a confermare la mancata produttività dell’ufficio da lui diretto ne ritiene responsabile il Questore, coinvolgendo tutti i poliziotti che hanno lavorato per il bene della collettività.

Il Segretario Siap
Tommaso Vendemmia”.