di Ignazio De Luca
” …Orbene dalla normativa in esame si evince chiaramente che i potenziali destinatari delle procedure di stabilizzazione… potevano essere esclusivamente soggetti che fossero stati assunti in servizio alle dipendenza di Amministrazione Pubbliche…”
“Ciò premesso, risulta inequivocabilmente dagli atti, che i giornalisti … Iozzia e Lazzaro Danzuso non erano mai stati assunti alle dipendenze del Comune di Catania mediante contratti di lavoro subordinato di tipo precario. “
“Infatti, come sottolineato in tutte le varie deliberazioni di Giunta sopra ripetutamente menzionate, i predetti giornalisti : ( … Iozzia e Lazzaro Danzuso, n.d.A.)
a) erano sempre rimasti soggetti esterni all’Amministrazione comunale;
b) erano stati destinatari di temporanei incarichi di collaborazione professionale, senza alcun vincolo di subordinazione, loro conferiti in via prettamente fiduciaria ( leggasi non per merito, ma perché “ben piazzati” n.d.A.) dalla Giunta Municipale (presieduta dal sindaco Scapagnini della “destra reazionaria brutta, sporca, cattiva e scorretta politicamente”, n.d.A.).”
“Ne consegue che risulta palesemente destituita da qualsiasi fondamento giuridico nonché intrisecamente contraddittoria la tesi prospettata nell’appello dell’Emanuele, secondo cui non si sarebbe potuto escludere che ” i predetti giornalisti esterni potessero essere oggetto della futura procedura di stabilizzazione, previo espletamento nei loro riguardi di procedure selettive di assunzione”.( Emanuele “a casa passa” n.d.A.)”
“Questo collegio giudicante ( Corte dei Conti d’Appello n.d.A.), reputa… pienamente condivisibile le argomentazione della sezione di primo grado che ha evidenziato che i giornalisti: …Iozzia e Lazzaro Danzuso, non potevano rientrare affatto nella cerchia del personale dipendente.. che pertanto, contrariamente a quanto sostenuto dall’Emanuele e dal Reale ( entrambi ex burocrati del Comune n.d.A.), non possano esservi dubbi sul fatto che i loro comportamenti siano stati caratterizzati da inescusabile negligenze e superficialità… e che essi ( Emanuele e Reale n.d.A.) trattandosi di funzionari professionalmente molto qualificati e dotati di lunga esperienza maturata in posizione apicale nella ambito della P.A., avrebbero dovuto rendersi agevolmente conto, che in base alla normativa vigente, le istanze inoltrate dai predetti giornalisti erano pretestuose e prive di qualsiasi giuridico fondamento.”
“Conclusivamente, il Collegio Giudicante conferma la statuizione con cui la sentenza n. 4126/ 2011 ha condannato l’Emanuele e il Reale al risarcimento “pro quota”( in misura di € 14.511.,86 ciascuno) del danno ( ammontante complessivamente ad € 29.023, 72) patito dal Comune di Catania per effetto della deliberazione n.184 del 31.3.2008.”
(Sentenza n.181del 24 maggio 2013 della Sezione Giurisdizionale d’Appello della Corte dei Conti per la Regione Sicilia).
Questo un estratto della sentenza che condanna burocrati e politici del Comune al risarcimento per danno erariale, a causa degli incarichi esterni fiduciari a suo tempo conferiti ai giornalisti Lazzaro Danzuso e Iozzia e altra che non si menziona perché non rientra con le illegalità perpetrate da questa giunta del “Bianco IV”.
Siccome oltre a Dio legge Iene Sicule anche la Corte dei Conti, indiscrezioni dai corridoi di Palazzo indicano che trafelati esponenti dell’amministrazione si siano probabilmente recati, di recente, a Palermo: forse per cercare di trovare “argine” alle possibili contestazioni per danno erariale, che potrebbero essere contestate ai “manager eccelsi” di Palazzo degli Elefanti? Un’indiscrezione che approfondiremo presto.
Infatti lo “spacchio” (“sfoggio”, ndr per i non catanesi) ostentato e reiterato, malgrado le nostre puntuali e documentate denunce (Rosso, Lazzaro Danzuso, Sorbino) procura danno erariale alle casse del Comune per milioni di euro; cominciano ad essere molto ingombranti anche per un ex Ministro degli Interni, questi signori “ben piazzati”.
Fiduciosi e trepidanti, attendiamo che anche la Procura della Repubblica, cui con esposti abbiamo recapitato i nostri scritti in argomento, si pronunci.
Infine, una chiosa finale al presidente Riccardo Arena e al segretario Alberto Cicero: invece di “tuonare”, con roboanti comunicati, contro i “giornalisti abusivi”, tacciano, e prendano provvedimenti seri nei confronti di un presidente dell’organo di disciplina, signor Giuseppe Lazzaro Danzuso,addetto stampa ombra del comune di Catania, lui sì abusivo e scorretto a danno dell’abulico e inattivo collega dottor “Nuccio”Molino, legittimo addetto stampa del Comune di Catania.