COMUNICATO STAMPA A due anni dall’inizio della crisi idrica che ha colpito la nostra isola, la riduzione di acqua potabile arriva adesso anche nella nostra città. Sidra ha comunicato infatti la riduzione delle forniture per 8 ore al giorno, trascinando la cittadinanza in una drammatica delle crisi di approvvigionamento idrico, finora im- pensabile per la […]
Cronache della “rinascita” catanese: la risposta Fipet alla denuncia del consigliere Davide Ruffino sul “centro storico svuotato e piccoli negozi in crisi”
Pubblicato il 24 Marzo 2015
Riceviamo e pubblichiamo (nella foto via Montesano):
il Presidente Fipet Cidec– federazione italiana pubblici esercizi e turismo – Roberto Tudisco replica alle dichiarazioni del Consigliere della prima municipalità Davide Ruffino:
Non possiamo che associarci al grido di allarme lanciato dal Cons. Davide Ruffino sulla Crisi profonda che regna tra le attività commerciali del centro storico e di tutta Catania, tuttavia attraverso l’esperienza maturata da parte di tutti i nostri esercenti nel settore commerciale individuiamo le cause di tale recessione economica non in una politica errata della mobilità, ma piuttosto in una serie di cause che, concatenate tra loro, hanno decretato uno svuotamento del centro ed una fuga dal settore commerciale.
piazza Manganelli
Infatti per analizzare la situazione e trovare risposte adeguate non possiamo tacere alcune considerazioni:
in primo luogo Catania registra il record- negativo- della presenza di Centri Commerciali che non possono non incidere sul commercio cittadino, infatti la desertificazione degli esercizi commerciali inizia a causa della spietata concorrenza di tali Centri Commerciali che sottraggono clientela e che allettano con offerte e intrattenimenti non sostenibili per il piccolo commerciante, inoltre fattore non secondario nei centri commerciali si trova sempre un ampio parcheggio a ridosso ed i collegamenti logistici sono efficienti, cosa che invece non si può assolutamente dire del centro.
In secondo luogo il Consigliere Ruffino dimentica il fattore principe: la crisi economica ed istituzioni sorde, un mix deleterio che ha decretato la morte di centinaia di esercizi commerciali infatti basta aver maturato un minimo di esperienza nel settore per capire che il commerciante è esposto a mille balzelli nazionali, regionali, comunali a cui non corrisponde nessun servizio anzi spesso il tutto accompagnato da una burocrazia ipertrofica ed istituzioni assenti o spesso addirittura con atteggiamenti vessatori o disfattisti nei confronti delle richieste dei commercianti.
Terzo elemento una totale noncuranza per il fenomeno del commercio abusivo che è ormai norma nella nostra amata Catania: ogni dieci metri è presente un negozio cinese, bancarelle di extracomunitari ecc che con mercanzia contraffatta a pochi euro, senza pagare imposte, senza personale in regola, senza pagare iva che determinano una ennesima concorrenza spietata interrotta solo saltuariamente dalle visite di 100% Brumotti.
Questo quadro potrebbe rappresentare la nota introduttiva per analizzare il fenomeno della crisi degli esercizi commerciali del centro storico e molto sarebbe ancora da raccontare.
Riteniamo infatti che senza prendere coscienza di questi fattori non si possano trovare soluzioni se non come sempre in modo parziale e distruttivo.
Ampliare la Ztl in questo momento vorrebbe dire assestare il colpo di grazia a questa già fragile economia e agevolare in modo palese i grandi centri commerciali oltre che gli abusivi.
Nelle città con i centri storici chiusi al traffico si trovano metropolitane efficienti, autobus puntualissimi , tram, parcheggi a macchia di leopardo intorno alle ztl e non parcheggi scambiatori ecc mentre qui la metropolitana è chiusa nei giorni festivi ed anche la domenica con un tratto in servizio di 3,8 km. Nel 1999 anno in cui è stata inaugurata ad oggi non si è realizzato nemmeno il 30% del progetto e chissà quanto ancora dovremmo attendere per usufruire di un servizio definibile “europeo”. Ci sembra quindi estremamente prematuro parlare di chiusura al traffico del centro storico o di ampliamento delle zone a traffico limitato data l’assenza di elementi di collegamento e di pianificazione logistica ed inoltre tali servizi senza una pianificazione turistica non garantirebbero nessun afflusso e nessun beneficio per le attività commerciali insediate.
La proposta della Fipet continua il Pres Tudisco per risolvere il problema dello svuotamento delle botteghe del centro storico passa però attraverso una valorizzazione della Ztl esistente attraverso la politica suggerita dal Cons. Ruffino: mercatini, mostre, arte, musica ed eventi tuttavia anche qui una precisazione è d’obbligo per evitare la concorrenza alle attività commerciali esistenti si dovrebbe puntare sull’ artigianato locale, mostre d’arte nelle piazze, installazioni artistiche, concerti, fiere del libro o del fumetto o del vinile, valorizzazione del territorio e della sua storia.
Infatti non mancano gli spazi aggregativi all’interno della ztl ma è assente una loro valorizzazione, cosa che potrebbe essere ovviata con maggiore concertazione con le categorie commerciali, con gli addetti del turismo e con la cittadinanza che ha fame della Catania fiorente di una volta.
Inoltre in alcuni casi gli esperimenti di chiusura delle zone del centro si sono dimostrati un arma a doppio taglio: infatti la chiusura al traffico di piazza manganelli in alcuni fine settimana dei mesi scorsi ha apportato un notevole disagio alle attività commerciali già esistenti con la perdita di posti di lavoro per il calo degli afflussi. Anche perché in molte serate, forse a causa dell’assenza di programmazione , la piazza è rimasta vuota, senza posti- auto e senza eventi con a presidio del nulla diverse pattuglie di vigili come si può notare dalle foto.
Inoltre se l’ampliamento delle zone a traffico limitato fosse la chiave di volta per la soluzione della crisi economica riteniamo inopportuna la limitazione al semplice centro storico ma anzi si dovrebbe auspicare una estensione a tutta Catania con punto di inizio del progetto quelle zone disagiate e abbandonate al degrado per valorizzarle e recuperare in legalità e sviluppo economico.
Per rioccupare le botteghe del centro storico inoltre suggeriremmo di incentivare il commercio con agevolazioni delle tariffe comunali o regionali ad esempio abbassare le aliquote sui servizi comunali ( tasi- tosap- tarsu ecc) ampliare i parcheggi limitrofi con tariffe agevolate e pubblicizzare in modo istituzionale il centro storico come elemento di pregio della città.
Un ulteriore elemento in cui il ruolo delle istituzioni potrebbe avere un peso notevole potrebbe riferirsi a protocolli di intesa con i proprietari di botteghe per affitti agevolati con benefici fiscali per coloro che li possiedono, o mille altri incentivi in modo da stimolare l’afflusso in centro storico ed il sorgere di nuove attività commerciali.
Il presidente Fipet Roberto Tudisco ribadisce quindi che chiudere le vie principali al traffico e ampliare la ztl non rappresenta la strada valida per rilanciare il commercio al centro storico e che anzi si dimostrebbe un boomerang aggravante la già pesante crisi economica vissuta dagli esercenti ed un regalo – ennesimo- ai centri commerciali e paesi pedemontani e marittimi che sarebbero ben felici di accogliere i cittadini catanesi.
Lascia un commento