di Iena Tornado
Catania è la città del giorno dopo, questa sembra essere la costante dell’azione politica della Giunta Bianco. Purtroppo per i catanesi però questa caratteristica si manifesta in tutta la sua completezza durante gli “stati d’eccezione”.
Anche se non è possibile prevedere le trombe d’aria, le persone che si definiscono “esperti” e competenti sanno almeno riconoscerle. Invece ancora nel pomeriggio, le raffiche dei comunicati stampa del Comune parlavano ancora di millimetri d’acqua e vento forte.
Quello che ieri mattina intorno alle 11:00 ha scaraventato giù dal tetto della palestra Virgin il gruppo di condizionamento, era sicuramente un tornado classificato come F2 dalla scala Fujita. Il peso della pompa di calore, era presumibilmente di circa 3000 kg – come ci conferma un ingegnere che si occupa di questo tipo di impianti – equivalente al peso medio di un automobile e mezza, quindi conforme alla classificazione F2 prevede appunto: “danni considerevoli. Scoperchiamento di tetti; distruzione di case prefabbricate; ribaltamento di camion; sradicamento di grossi alberi; sollevamento di auto da terra”.
Qual è invece la valutazione del geom. Salvatore Fiscella, responsabile del presidio operativo della protezione civile etnea?: «Di quale tromba d’aria stiamo parlando? – riporta il quotidiano online meridionews – Vicino al mare è normale che il vento sia un po’ più forte. Più che altro, in caso di danni, bisogna accertare lo stato precedente del luogo» e poi ancora: «Secondo Sigonella il vento era a 50 chilometri orari, bisogna vedere se la pompa era ancorata».
E’ chiaro che il suddetto non abbia neanche idea di cosa si stia parlando. Alle 17:10 di ieri, in ogni caso, il Comune decreta la chiusura delle scuole per oggi. Anche se non cede alla tentazione di precisare, con il comunicato successivo delle 18:12 che per la giornata di ieri non era previsto nessun allarme meteo, I funzionari del comune non hanno valutato la situazione consultandosi con l’Aeronautica, o la Marina ma con “i meteorologi di Meteosicilia”, il cui Presidente risulta essere il rag. Emilio Lo Savio, padre del ciclista aggredito dai facinorosi del lungomare. Adesso la situazione è diventata “urgente” e quindi è stata vietata la circolazione dei mezzi a due ruote e si consiglia di non uscire di casa.
Catanesi rimanete a casa, potreste ritrovarvi nel territorio di un altro comune a vostra insaputa.
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