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Cronache della superbucrocrazia siciliana: Tomaso Angelo Rigano, lo “specialista” dello “scavalco” nelle I.P.A.B. Il Dlgs 39/2013 sull’inconferibilità? Dimenticato?
Pubblicato il 12 Gennaio 2015
di Fabio Botto
Non solo il mendace capo di gabinetto del sindaco dottor Rosso, disattende il Dlgs. 39/2013, sull’inconferibilità delle cariche di vertice amministrativo; abbiamo scovato -mimetizzato e acquattato- nei meandri della “selva burocratico-amministrativa” siciliana, tra le centinaia di enti di natura pubblica, un burocrate, il più bravo, il più dei più. Lo “specialista” dello “scavalco” delle Ipab, dottore Angelo Tomaso Rigano.
Le Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza(Ipab) sono enti pubblici regolati dalle legge Crispi n. 6972 del 1890, già Opere Pie, sono enti non commerciali in controllo della Regione e dalla stessa finanziate. L’articolo 31 della legge sopra richiamata, consentiva alle Ipab, per carenza di personale, di reperirlo con lo “scavalco”: sia nei comuni o in altre Ipab, previo il nulla osta dell’amministrazione d iappartenenza.
Giova precisare che a”scavalco” si poteva lavorare solo, solamente e unicamente in un’altra Ipab e non in più Ipab.
Questa pratica dello “scavalco”, per i dipendenti di Comuni e Ipab, poteva applicarsi fino alla figura apicale di funzionario, purché non si possedesse la qualifica di dirigente .
Dal 5 maggio 2013, con l’entrata in vigore del Dlgs. 39 /2013, che per i per vertici amministrativi degli enti pubblici ha introdotto la sopravvenuta “inconferibiltà”, non è più possibile nemmeno per i funzionari apicali degli enti assumere incarichi a scavalco, essendo le Ipab enti in controllo della Regione e dalla stessa finanziate con apposite leggi regionali
Le Ipab, infatti, come accennato sono enti pubblici in controllo della Regione e dalla stessa finanziate; per quanto precede, si ritiene, debba considerarsi violazione di legge, con risvolti penali, in capo alle amministrazioni e allo stesso personale ceduto, continuare ad applicare l’istituto dello “scavalco”, per le posizioni apicali delle Ipab, essendo causa di inconferibilità, secondo quanto previsto dal Dlgs.39/2013
Anzi nel caso del “super burocrate”, come dire lo “specialista” dello “scavalco” nelle Ipab, dottore Angelo Tomaso Rigano, l’amministrazione di appartenenza, Ipab Oasi Cristo Re di Acireale, nel marzo 2012, non avrebbe dovuto, né potuto rilasciare nulla osta al suo dirigente Rigano, per lo ” scavalco” presso altra Ipab, poiché l’art. 31 della legge 6972/ 1890, consentiva il rilascio del nulla osta a quei dipendenti con qualifica apicale di funzionario e non di dirigente.
La figura burocratica apicale, nella Pianta Organica dell’ Oasi Cristo Re, è la dirigenza. Il “super burocrate” dello “scavalco”Rigano, in quanto dirigente dell’Oasi, non dovrebbe poter prestare lavoro in altri enti, avendo l’obbligo di esclusività delle prestazioni di lavoro per l’ente di appartenenza.
Così non è stato. A marzo 2012, infatti, l’organo di gestione dell’Ipab Oasi Criso Re di Acireale, forse in modo illegittimo(?)concesse il nulla osta al suo dirigente Rigano per prestare servizio presso l’Ipab Santa Maria del Lume di Catania.
Per quanto esposto prima, forse potrebbe configurarsi o no, già nel 2012, in capo all’organo di governo dell’Ipab Oasi Cristo Re, l’ipotesi di responsabilità per danno erariale?
E l’ipotesi di truffa, in danno della stessa Ipab di Acireale, si potrebbe o no configurare? E siamo solo all’inizio. Tengano a mente i lettori, che hanno la bontà di leggerci, che attualmente l’Oasi Cristo Re è, come tantissimi enti pubblici, commissariata dalla Regione con il dirigente regionale dottor Panvino. Il commissario Regionale dottor Panvino, ha già avuto modo di conoscere il “super burocrate”, “specialista” dello “scavalco” dottore Rigano, infatti fino a pochi mesi addietro era stato commissario dell’Ipab Monsignor Ventimiglia e Istituto San Giuseppe in Catania.
Attualmente, l’Ipab Monsignor Ventimiglia e Istituto San Giuseppe in Catania è anche essa commissariata dalla Regione, con la dirigente Regionale Grisafi. Chi è il vertice burocratico dell’Ipab Ventimiglia? Manco a dirlo il più dei più, lo “specialista” dello “scavalco”dottore Rigano. Il dirigente della Ipab Oasi Cristo Re di Acireale, che dovrebbe avere l’esclusiva delle prestazioni lavorative del suo dirigente, svolge le funzioni di segretario non in una ma in due Ipab a Catania. Forse un’altra violazione di legge, con il doppio “scavalco”?
Nel sito Istituzionale dell’Ipab Ventimiglia e Istituto San Giuseppe, sito nel quale è completamente assente la sezione “Amministrazione Trasparente” esistendo solo il logo fotografico,
abbiamo rinvenuto la dichiarazione d’inconferibilità resa dallo “specialista” dello “scavalco” dottor Rigano.
Dichiarazione resa in un format non conforme alle disposizioni di legge, la riportiamo senza commentare le “licenze” e gli “slalom” dichiarativi resi dallo “specialista” dello “scavalco”, che riesce a comporre una sorte quasi capolavoro letterario.
Facciamo una pausa per riordinare le idee. Tomaso Angelo Rigano, dirigente dell’Ipab Oasi Cristo Re, malgrado il contratto in esclusiva con l’ente di appartenenza, riceveva nel 2012 il nulla osta dallo stesso ente per lo “scavalco” presso L’IPAB Santa Maria del Lume di Catania, ricoprendo fino a oggi colà il medesimo incarico.
Si allega uno dei rari documenti reperibili in rete per la ..scomparsa del sito istituzionale dell’Ipab, anomalia già segnalata all’ANAC.
Nel 2014 il medesimo Tomaso Angelo Rigano, lo troviamo, per caso, anche come vertice burocratico di un altra Ipab di Catania: il Monsignor Ventimiglia e Istituto San Giuseppe. Un crescendo dell’ “innovare” il diritto amministrativo: doppio “scavalco” quando non sarebbe stato legittimo nemmeno il singolo “scavalco”.
Ci viene spontaneo domandarci: che ci sta a fare il responsabile della trasparenza e corruzione dell’Ipab Oasi Cristo Re? Cerchiamo risposte nel sito istituzionale e scopriamo che …
Ma che coincidenza! Chi dovrebbe controllare la trasparenza e l’anticorruzione dell’Oasi è lo stesso Rigano che sembra piuttosto doppio? O è il suo gemello?
Sembrano anche le dichiarazione dello “specialista” dello scavalco rese nel format, questo conforme alla legge, con “lingua doppia”, come i pellerossa appellavano i mendaci.
” Autorizzato un incarico retribuito a fronte di UNA richiesta”!
Ma, non sono DUE gli incarichi a scavalco?
“Trattasi di incarico non ricorrente ed eccezionale”? Alla richiesta perché non sia stata adottata una procedura prestabilita!
Alla faccia del miglior conio bronzeo! Il primo scavalco dello “specialista” è di marzo 2012, ancora vigente, il secondo scavalco da metà 2013; come può definirli, “incarico non ricorrente ed eccezionale”, se da oltre due anni la regola è lo “scavalco” illegittimo e DOPPIO?
Insomma, Tomaso Angelo Rigano, lo “specialista” dello scavalco nelle Ipab. “Specialista” perché dovrebbe”accontentarsi”, per non violare la clausola contrattuale di esclusiva con Oasi Cristo Re, di starsene ad Acireale, senza, con una metafora, per così dire “scorrazzare” nelle altre due Ipab Catanesi.
Fin qui abbiamo trattato di un divieto, di ordine generale previsto dalla legge: un dirigente di un ente pubblico, non può prestare servizio remunerato, presso altri enti pubblici.
Trattiamo ora del secondo divieto (sopravvenuto) per il quale lo specialista delle Ipab Tomaso Angelo Rigano, dovrebbe, forse, smettere di essere tale, e qualcuno dovrebbe, finalmente, doverosamente attivarsi..
L’art. 4 lettera C, del decreto legislativo 39/2013, prevede, infatti,
Per quanto precede col dlgs 39/2013, il divieto, per lo “specialista” Tomaso Angelo Rigano, di ricoprire altre cariche in Ipab diverse da Oasi Cristo Re, è TRIPLO. Ricordiamo che il Dlgs. 39/2013 è entrato in vigore il 5 maggio 2013, ma lo “specialista” non avrebbe potuto, in quanto dirigente, andare a scavalco nell’Ipab di Catania, già nel 2012.
Non siamo riusciti a quantificare esattamente l’importo complessivo dei compensi percepiti dallo “specialista” Rigano per l’incompletezza delle informazioni sui siti istituzionali, di una Ipab, S.Maria del Lume, addirittura il sito non c’è ..per scomparsa; riteniamo che il tris di incarichi, renda allo “specialista” dello”scavalco”delle Ipab, dottore Tomaso Angelo Rigano, 7 forse 8 mila euro mensili circa oltre a non meno di 350 euro per rimborsi chilometrici per i trasferimenti da Acireale a Catania andata e ritorno. Non male in tempi di revisione della spesa!
Per quanto sopra ci pare opportuno chiudere questo speciale sullo “specialista” dello “scavalco” nelle Ipab, Tomaso Angelo Rigano con delle semplici ipotesi: forse che per il nulla osta concesso dagli amministratori succedutisi all’Ipab Oasi Cristo Re potrebbe, in ipotesi configurarsi reato di danno erariale? E per Tomaso Angelo Rigano l’ipotesi di truffa in danno all’ente datore di lavoro e di illecito arricchimento? A chi di dovere la sentenza.
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