OGGI ALLE 10 MANIFESTAZIONE Anche per Enrico Trantino,questa volta si è andati al di là della decenza. Al dilà di “Sua Maestà” l’interesse privato, che anche con l’amministrazione Trantino ha finora fatto il bello e il cattivo tempo, nel tragicomico silenzio fra gli altri di quelli della “destra sociale”. Un ossimoro. Ma cosa c’è all’orizzonte? […]
Cronache delle “grandi opere” catanesi, il prof. Maurizio Caserta: amministrazione senza alibi, col quantitative easing(Qe) ognuno si sceglie lo sviluppo a misura del proprio territorio
Pubblicato il 24 Gennaio 2015
MATTEO IANNITTI : BASTA AFFIDARE LO SVILUPPO AI PRIVATI NECESSARIO UN PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTI DEVASTANTI PER IL TERRITORIO.
di Ignazio De Luca
A margine del seminario, No PUA, tuo Pua suo Pua, presso l’Orto Botanico promosso dall’associazionismo delle varie realtà presenti sul territorio, abbiamo chiesto al professore Caserta:
D: No Pua, o si Pua?
C: Pua progetto vecchio, non sono contrario al “giusto” cemento, ma solo quello che serve per infrastrutturare il territorio, senza snaturare la destinazione del territorio.
D: esistono queste caratteristiche nel progetto Pua?
C: assolutamente no . Tutto il contrario! Forte il sospetto di speculazione a breve termine per colossali guadagni..
D: questa moda delle varianti senza Piano Regolatore?
C: nasce sempre il sospetto delle speculazione, manca all’amministrazione un disegno complessivo della Città,
non riesce a dare le risposte giuste e a guardare lontano.
D: sviluppo solo e sempre progetto di finanza?
C : assolutamente no! La grande operazione della Banca Centrale, con l’immissione di ingentissime liquidità monetarie toglie ogni alibi, (nel video B.C.E. quantitative easing) i governi centrali e periferici devono fare la loro parte, può pensarsi per la Sicilia un modello di sviluppo autonomo, con i fondi a disposizione, non farlo, equivarrebbe ad un suicidio.
Quasi dello stesso tenore le dichiarazioni di Matteo Iannitti.
“A questo modello di speculazione dei soliti : Ciancio, Virlinzi, Puglisi- Cosentino, noi di CbC, diciamo, forte e chiaro: No! Vogliamo più parchi, più scuole, più asili nido, più ospedali, meno centri commerciali e parcheggi”.
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