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Cronache delle “grandi opere” catanesi: Sel su Pua presenta esposto in Procura
Pubblicato il 27 Gennaio 2015
ecco il report:
Si è svolta la conferenza stampa indetta dalla federazione catanese di Sinistra Ecologia Libertà sul tema:
PUA: Perché il consiglio comunale ha rigettato il parere del CRU?
L’iniziativa è stata introdotta dal Marcello Failla (nella foto), responsabile area metropolitana di SEL, che ha illustrato i motivi dell’opposizione alla delibera del consiglio comunale dello scorso 10 dicembre 2014.
“Il consiglio comunale”, ha detto Failla,” in particolare quei consiglieri che hanno approvato gli emendamenti n. 1 e n. 2 della delibera n. 132 del 10/12/2014, hanno eluso le precise indicazioni contenute nel parere n. 199 del 10/09/2014 del Consiglio Regionale dell’Urbanistica.
Ma il C.R.U., contrariamente a quanto pensino alcuni consiglieri, non è un’associazione di bocciofila, ma un’istituzione autorevolmente composta, presieduta dallo stesso assessore al territorio, che ha l’importante compito di fungere da supporto allo svolgimento delle funzioni proprie del Dirigente Generale dell’assessorato, in materia urbanistica, con riguardo anche alla predisposizione di proposte normative, ruolo di supervisione sulla trattazione dei quesiti in materia urbanistico-edilizia posti dagli enti ed uffici pubblici e predisposizione dei relativi pareri. Il C.R.U. è chiamato inoltre a definire provvedimenti finali, approvati con il voto, relativi ai piani regolatori generali ed attuativi ed alle varianti urbanistiche.
Nella fattispecie “ha proseguito Failla,” il C.R.U. affermando espressamente che “in coerenza con la vigente normativa regionale, lo strumento non può che essere un unico Piano di lottizzazione”, prescrivendo al comune di Catania di non utilizzare la Variante Urbanistica per quella che non può essere considerata che una proposta avanzata da proprietari privati.
La prescrizione del CRU è estremamente rilevante.
Le differenze tra i due strumenti urbanistici sono notevoli e lo sono proprio per il ruolo che viene assegnato alla parte pubblica.
L’approvazione di una Variante Urbanistica, vincolando tutti gli attori (proprietari delle aree, costruttori, ecc) alle finalità definite dal “pubblico”, obbliga infatti il comune all’acquisizione o all’esproprio oneroso delle aree ove realizzare sia le opere di urbanizzazione primarie e secondarie, che le altre previsioni ad uso collettivo (piazze, scuole, verde pubblico, parchi urbani ecc.), individuate dallo strumento urbanistico.
Le stesse opere di urbanizzazione primarie e secondarie dovranno essere realizzate dal comune con fondi propri.
Con lo strumento che invece prescrive il C.R.U, cioè il Piano di Lottizzazione, il comune prende atto della proposta avanzata dai proprietari e, previa verifica della compatibilità con le previsioni e con gli standards del PRG, approva il Piano, procedendo alla stipula di una convenzione in cui i lottizzandi si impegnano a cedere gratuitamente le aree ove localizzare le opere di urbanizzazione primaria e secondaria ed ad assumersi gli oneri per la realizzazione di tali opere.
Utilizzando lo strumento Variante Urbanistica, quindi, considerata l’estensione di tali aree nella parte di territorio oggetto della delibera, pari a 513.167 mq., sul Comune ricadrebbe un costo altissimo per l’acquisizione delle aree e la realizzazione delle opere di urbanizzazione primarie e secondarie, costi che, con i rilevanti costi di esproprio vigenti, non è difficile quantificare in molte decine di milioni di euro (forse 50 milioni di euro).
Per fare un semplice esempio solo l’esproprio dei 513.167 mq, al costo di € 20 per mq, comporterebbe alle casse comunali un esborso di € 10.263.340.
Inoltre”, ha concluso Failla”, l’emendamento n. 2, approvato con 19 voti favorevoli, 9 contrari e 4 astenuti, si contrappone anch’esso le prescrizioni del C.R.U., riaffermando l’altezza massima di 9 metri per gli alberghi localizzati tra 300 e 500 dalla battigia e rifiutando la previsione del CRU di riduzione della stessa a 8 m.”
Ha concluso l’iniziativa Francesco Alparone, coordinatore provinciale di SEL che ha annunciato ulteriori iniziative parlamentari del partito.
“Abbiamo presentato un esposto per chiedere alla Procura della Repubblica l’apertura di un indagine sulle gravi decisioni del consiglio comunale.
Con il rifiuto di recepire la prescrizione del CRU, di utilizzare lo strumento urbanistico Piano di Lottizzazione, i consiglieri comunali che hanno approvato l’emendamento n. 1, verrebbero meno al loro compito di rappresentare gli interessi della collettività ed il benessere delle casse, del bilancio e delle finanze del comune di Catania, condannando il comune ai maggiori oneri (in particolare per l’esproprio delle aree destinatarie delle opere di urbanizzazione e per la realizzazione a carico delle casse pubbliche delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, che l’art. 28 comma 2 della legge 1150/1984, pone a carico del proprietario delle aree ), con notevole vantaggio patrimoniale e finanziario dei proprietari che hanno presentato i progetti al comune di Catania.
Nei prossimo giorni,”ha concluso Alparone,” i deputati nazionali di SEL presenteranno un’interrogazione parlamentare per chiedere l’intervento urgente del governo allo scopo di riaffermare la legalità e ripristinare il corretto percorso istituzionale per l’approvazione del Piano di Lottizzazione in area PUA, comprese tutte le prescrizioni già deliberate dal C.R.U.
Analoga iniziativa sarà svolta a livello regionale, “ ha concluso Alparone”,chiedendo al governatore Crocetta ed all’assessore al territorio, di ricusare la decisione del consiglio comunale e di recepire completamente i rilievi del C.R.U.
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