Cronache delle partecipate: l’avv. Francesca Garigliano scrive ai vertici di “Catania Rete Gas”

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Riceviamo e pubblichiamo:
“Gentile Presidente  Catania Rete Gas dr. Fabio Rallo
Gentile consigliere  Avv. Manfredi Zammataro.
In questi anni non ho mai speso un commento sulle vicende delle partecipate, men che mai ove riguardassero quelle i cui cda ho presieduto.
Ritenevo e ritengo, quale che sia il mio pensiero, del tutto inopportuno esprimerlo, piuttosto preferendo augurare a chi è succeduto a me e al mio cda di fare meglio di quanto a noi non sia stato possibile.
Oggi,dopo aver ascoltato l’audizione del Presidente Rallo in sede di prima commissione, e la conclusione del consigliere Zammataro, (tramite link inviatomi da un amico) so che posso e debbo concedermi una deroga.
La vicenda in breve: l’attuale atto di interpello pubblicato da Catania Rete gas per la copertura delle due figure del dirigente tecnico e amministrativo genera delle perplessità.
Per quanto mi è’ stato possibile comprendere  ascoltando l’audizione, le perplessità sono dovute alla circostanza che il bando genericamente richieda il titolo di studio universitario, senza specificare se si richieda laurea magistrale o triennale; e, soprattutto, che esso sia potenzialmente idoneo ad aggirare le regole sulla rotazione delle figure apicali, il cui  rispetto la Corte dei Conti, non meno che l’Anac,  non si stancano di richiedere.
A fronte delle doglianze così espresse, il Presidente Rallo si scusava adducendo di essersi limitato a copiare il bando emesso da chi lo aveva preceduto. Quindi il consigliere Zammataro concludeva stimolando a un cambio di passo rispetto al passato che presentava appunto quegli errori; errori figli di una mentalità tipica della precedente amministrazione avverso cui aveva fatto strenua opposizione.
Al presidente Rallo , voglio offrire, insieme, un consiglio e una precisazione :
Prima di copiare dal compagnetto di banco è bene accertarsi che a lui sia stato assegnato lo stesso nostro compito.
Nello specifico, io e il mio Cda , all’epoca, il compito che c’eravamo assegnati era proprio quello di ottenere la rotazione delle figure apicali.
Quanto allora difettava, poiché non c’erano affatto dirigenti, essendo piuttosto le loro funzioni assegnate ad interim(rectius : ad libitum)  al Direttore Generale, da anni unica  figura apicale in azienda. ( ruolo rivestito da un decennio dalla stessa persona)
Se in quel bando il titolo di studio universitario richiesto non era dettagliato, purtroppo ciò costituisce una lacuna  ascrivibile a chi lo predispose e lo portò in cda, non essendo il Cda, proprio per la presenza del Dg , un organo operativo ma invece di solo indirizzo.
Ma al di là della lacuna quel bando porto’ a ricoprire,tramite pubblico concorso, il ruolo del Dirigente Tecnico e già con l’interpello quello del Dirigente Ammmnistrativo. Come previsto per contratto collettivo di settore  il dipendente , risultato idoneo a ricoprire il ruolo di dirigente amministrativo ,fu collocato in aspettativa per la durata di un anno e contrattualizzato per lo stesso periodo.
Il contratto non prevedeva proroghe per una ragione ben precisa: non pregiudicare la possibilità della azienda di andare sul mercato l’anno seguente a reperire una figura magari ancora più qualificata ,ma comunque nuova adempiendo, fra l’altro, agli obblighi di rotazione .
Perciò se copiare si deve si faccia almeno bene.
Un suggerimento ancora mi permetta : oggi che non c’è il Direttore Generale, l’organo operativo è lei( così sostiene l’Anac)
Pertanto gli atti (ho certezza che non li abbia portati in cda il Dirigente amministrativo , perché vi sarebbe se no  conflitto di interessi) se può, non se li scriva da solo (anche quando li copia); si faccia piuttosto supportare dall’ufficio legale . Eviterà gli errori altrui e i possibili suoi: pensi in che situazione si troverebbe qualora l’attuale dirigente amministrativo rispondesse all’interpello con riferimento alla necessaria rotazione delle figure apicali. (A proposito, a mero titolo di curiosità  personale, ha affrontato la questione, che è del tutto nuova rispetto al bando che ha copiato, col controllo analogo?) Al consigliere avv.Zammataro: caro collega lei ha rappresentato come fosse impegnato nella strenua opposizione alla precedente amministrazione auspicando un cambio di passo.
Peccato non esserci incontrati mentre io e il mio cda quel cambio di passo, che lei auspicava, lo stavamo facendo.
Ma così è la vita, c’è chi dalla propria poltrona magnifica la guerra , mentre altri lasciano qualche arto sul campo di battaglia; perciò non troppo mi dolgo.
Vi ho detto quanto era a dire, quindi mi ritiro nel mio usuale silenzio, abbiate cura, gentilmente, di lasciarmici.
Avv.Francesca Garigliano.”

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Benanti

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