Cronache dello “White Style”, boschetto Playa privatizzato: allarme del circolo Prc Benario. Ed ecco la risposta dell’assessore D’Agata: “una bufala”. Cangemi(Prc): “continuità fra giunte Bianco e Stancanelli”

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a cura di iena lord…ata

Non è vero che l’amministrazione Bianco non è coerente: lo è. Ha uno stile inconfondibile, in particolare quando risponde a chi non applaude. Cioè le poche minoranze che in questi anni- gli anni del “grande inganno”- non hanno abbassato la testa. Ecco l’ultimo esempio. Leggete come l’assessore comunale Rosario D’Agata ha risposto al circolo di Rifondazione che ha ricordato –i primi a farlo siamo stati noi di ienesicule   http://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=4386    –

che il boschetto della Playa è a rischio per il processo incombente di privatizzazione.

“Circolo PRC Benario: Salvare il boschetto della Plaja.

Il circolo Olga Benario di Rifondazione Comunista ha oggi sollevato, in una conferenza stampa, la questione del destino del boschetto della Plaja.

Lanciamo un forte allarme -ha detto Luca Cangemi, segretario del circolo- non è possibile che la città si rassegni alla prospettiva di perdere una grande ricchezza collettiva, ambientale e sociale, a causa di decenni d’incuria e di una scelta assurda di privatizzazione, iniziata dall’amministrazione Stancanelli e confermata dall’attuale.

Da tempo è posto il tema della protezione e della valorizzazione dell’area. Esiste uno studio (pagato dal comune di Catania, quindi dai cittadini) della prima metà degli anni 90 che mostra in dettaglio le gravi problematiche del boschetto e in particolare l’estrema fragilità della vegetazione, se n’è tenuto conto prima  di scegliere di fare un Parco Avventure? Si rischia un degrado definitivo dell’area.

La scelta del Parco Avventure ci sembra del tutto sbagliata anche dal punto di vista sociale e culturale: il boschetto non è un’area anonima, ha un posto preciso nell’identità della città, perché stravolgerlo con un’attività standardizzata e di mercificata? Per noi il boschetto può essere utile ai catanesi e a chi visita Catania (e quindi alla città e alla sua economia) se torna a essere uno spazio di libera aggregazione, inserito nelle tradizioni delle famiglie catanesi, non un parco avventura che potrebbe essere indifferentemente a Singapore o a Dubai ha proseguito Cangemi.

Anche dal punto di vista politico-amministrativo siamo di fronte ad una scelta insostenibile:sono usati fondi ministeriali dedicati alla creazione di lavoro in attività ambientali e invece  impiegati sostanzialmente per finanziare un’impresa privata, nata per l’occasione. Il vantaggio del comune cioè il risparmio su una parte dell’attività di manutenzione dell’area appare, inoltre di entità risibile. In passato erano stati avviati rapporti con la forestale, quindi un soggetto pubblico, per la stessa manutenzione. Che fine hanno fatto? 

Ci sembra di ricordare che all’annuncio da parte della giunta Stancanelli della privatizzazione del boschetto le forze di centro sinistra allora all’opposizione espressero un giudizio critico e adesso?

Per parte nostra la conclusione è semplice: all’amministrazione chiediamo di fermare la macchina del degrado e della privatizzazione, alle forze sociali, alle associazioni di Catania chiediamo di promuovere una riflessione collettiva perché Catania si riappropri del boschetto della Plaja-ha concluso Cangemi.

Alla conferenza stampa è anche intervenuto Domenico Stimolo, del comitato partecipazione e democrazia, che ha ricordato l’esperienza di lotta civica contro i progetti di stravolgimento della villa Bellini, auspicando un analogo impegno a tutela del boschetto e di tutti i luoghi della città rilevanti dal punto di vista ambientale e sociale.”

 

Ecco la risposta dell’amministrazione, con l’assessore D’Agata:
“Boschetto Plaia: D’Agata, “Una bufala la privatizzazione”
L’Assessore, “Si tratta di una concessione per un Parco avventure come ve ne sono altri nel Catanese, frequentatissimi dagli ambientalisti, limitata al 20% dell’intera area. In cambio la ditta si occuperà della manutenzione dell’intero Boschetto fornendo servizi per 30.000 euro all’anno”. Intanto l’area del laghetto sarà riaperta entro marzo
L’assessore al Verde del Comune di Catania Rosario D’Agata è intervenuto per rispondere alle dichiarazioni rilasciate in una conferenza stampa da Rifondazione comunista, secondo la quale la città sta per perdere il Boschetto della Plaia, a dir loro per “una scelta assurda di privatizzazione”.
“Comprendiamo – ha detto D’Agata – che si possano avere preconcetti ideologici e comprendiamo persino la necessità di conquistare un diritto tribuna suscitando il massimo di clamore su notizie inesistenti o quasi, ma davvero stavolta stiamo discutendo del nulla: è ridicola l’affermazione che Catania stia per perdere il Boschetto perché non vi è alcuna privatizzazione ma semmai una concessione. Inoltre la superficie del Parco avventure – ce ne sono altri, frequentatissimi dagli ambientalisti, nella nostra provincia e, naturalmente, in tutt’Italia – è limitata al 20% dell’intera area che rimarrà comunque tutta aperta alla fruizione dei cittadini. Inoltre va sottolineato che, in cambio della concessione stessa,la ditta si occuperà della manutenzione dell’intero Boschetto fornendo servizi per una somma fino a 30.000 euro all’anno”.
“Prc, insomma – ha aggiunto l’Assessore – pur partendo da affermazioni assolutamente condivisibili (“Il boschetto non è un’area anonima, ha un posto preciso nell’identità della città”), giungono a conclusioni influenzate dalla convinzione che l’impresa privata è sempre e comunque da demonizzare, anche quando, come in questo caso, agisce in un quadro di regole stabilite da un apposito bando del Ministero dell’Ambiente. Purtroppo negli ultimi mesi da parte di soggetti dalla rappresentatività molto limitata è invalso l’uso di creare grandi polveroni dietro i quali non c’è assolutamente nulla. In tema di salvaguardia del territorio, per esempio, è stata proprio la Giunta Bianco a evitare, con atti amministrativi complessi, che la costa del Lungomare di Catania fosse coperta da una valanga di cemento. Eppure di cosa si parla? Della bufala della ‘privatizzazione’ del Boschetto, quando sarebbe bastato leggere i provvedimenti che si trovano sul sito web del Comune ( http://www.comune.catania.it/servizi/bandi-di-gara/default.aspx?bando=43489) per rendersi conto che si tratta di una enorme sciocchezza. Ricordano male, poi, gli esponenti di Prc: io stesso, da opposizione, una volta ottenuti i necessari chiarimenti, non posi alcun ostacolo alla realizzazione del progetto. E ricordano male anche quando parlano di un’offerta di manutenzione da parte della Forestale: si trattò soltanto di un utilizzo di alcune unità autorizzate dalla Regione”.
“Concludendo – ha affermato D’Agata – se la ditta che ha vinto la gara per la concessione dovesse essere inadempiente l’Amministrazione Bianco, come ha già dimostrato in molte occasioni di saper fare, interverrà. Peraltro la nostra Amministrazione ha già avviato rapporti di fruttuosa collaborazione con associazioni e con privati per la gestione di parchi e area a verde. Voglio infine dare l’unica vera notizia dopo un cumulo di illazioni: il Boschetto, chiuso per motivi di sicurezza dopo tromba d’aria di novembre, dopo l’abbattimento di sei palme dattilifere e altri alberi pericolanti, sarà riaperto, almeno per quanto riguarda la parte circostante il laghetto, entro la fine del mese di marzo”. “

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Ed ecco la replica di Luca Cangemi

“comunicato stampa Cangemi (PRC):Boschetto, il nervosismo dell’amministrazione conferma le nostre ragioni. Il comunicato dell’ assessore D’Agata, in risposta alle nostre critiche sull’operazione Parco avventura al boschetto della Plaja, rivela un significativo nervosismo- ha dichiarato Luca Cangemi, segretario del Circolo PRC Olga Benario. Ognuno ovviamente è libero di scegliere il tono che più ritiene coerente con il proprio profilo politico- istituzionale. Per quanto ci riguarda certo non ci faremo impressionare dall’abbondanza di termini insultanti né da sottili giochi linguistici (“non di privatizzazione si tratta semmai di concessione”, caspita). Confermiamo il nostro impegno contro questa operazione. Solo su un punto dobbiamo accogliere la puntualizzazione dell’assessore D’Agata, quando ci informa che, da “opposizione”, non pose alcun ostacolo al progetto della giunta Stancanelli: massima coerenza e massima continuità,dunque. Pessima coerenza e pessima continuità , temiamo non solo sul boschetto.”

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Redazione Iene Siciliane

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