La destra ed i suoi interessati sodali hanno un indiscutibile merito: quello di conoscere nel profondo l’animo del catanese medio concentratissimo sull’apparenza più edonistica e disposto per converso a relegare nel dimenticatoio la sostanza del buon amministrare.In una città fiaccata da una policrisi che la sta dilaniando, in coda ad ogni classifica sul piano della […]
Cronache di un comune in bolletta: il “Fattoquotidiano” sbertuccia Bianco e le sue spese
Pubblicato il 05 Novembre 2015
ecco il testo:
“Catania, gli scontrini di Bianco: biglietti aerei e spese anonime
Catania La sezione “Amministrazione trasparente” del sito del Comune di Catania della trasparenza non pare essere nemmeno lontana parente. E sì che il sindaco Enzo Bianco della trasparenza ha sempre fatto un vanto, ma basta un minimo monitoraggio del sito per accorgersi che mancano le motivazioni di molte spese dell’amministrazione comunale. Il meet-up M5S Piazza Guardia di Catania ha voluto vederci chiaro e ha fatto richiesta di accesso agli atti, seguendo uno schema già adottato per i comuni di Roma e Firenze (il sindaco Nardella però finora ha risposto picche alla richiesta). Gli attivisti dei 5Stelle di Catania ipotizzano infatti un nuovo capitolo di spese incontrollate ed è per questo che “chiedono un prospetto” di tutte le uscite “sostenute dal sindaco di Catania dal giorno del suo insediamento con relativa copia di tutti i documenti fiscali e non ha riscontro degli importi”
La Direzione Economato e il Gabinetto Quello che infatti si nota subito andando a monitorare il sito sulle spese dell’Amministrazione è che manca qualsiasi riferimento a fatture e che spesso manca la spiegazione delle singole voci.
In un caso addirittura manca pure il contenuto del provvedimento, ma è disponibile solo l’oggetto. È il caso di un provvedimento della Direzione Economato, emesso il 23 gennaio 2015, che ha come oggetto la costituzione di un fondo di ben 131 mila euro a favore del Provveditore, per le spese di cui all’articolo 48 del regolamento Provveditorato–Economato (si va cioè dalle spese d’ufficio a quelle di rappresentanza). Intanto manca la firma del Ragioniere Generale (e questa non è l’unica volta), ma la vera sorpresa è che provando ad aprire il documento relativo appare un foglio bianco. Una dimenticanza? Due settimane più tardi, il 4 febbraio 2015, la stessa Direzione Economato emette un provvedimento di approvazione del rendiconto di 133 mila euro di spese varie relative al quarto trimestre 2014 parziale, specificando che il rendiconto stesso va allegato al provvedimento di cui – viene specificato – “forma parte integrante e sostanziale”. Il rendiconto in allegato però non c’è.
E poi ci sono i provvedimenti per le spese del signor sindaco. Anche queste prive di motivazione. Prendiamone uno a caso peraltro recente: il provvedimento della Direzione Gabinetto del Sindaco, emesso il 29 settembre 2015 che prevede un’anticipazione speciale al Provveditore per spese relative all’attività istituzionale di Enzo Bianco. Il provvedimento impegna una somma di 4995 euro, “attingendo alle risorse prontamente disponibili – recita il contenuto – tramite lo strumento dell’anticipazione, nell’immediatezza di determinate esigenze e in virtù del prestigio dell’Amministrazione stessa”. Quali siano queste urgenze non è dato sapere. La cosa singolare è che con questo provvedimento, viene precisato nello stesso, si revoca un precedente provvedimento, si presume di uguale tenore, che era stato restituito dalla Ragioneria generale senza adempimenti. Perché la Ragioneria lo restituì? Rimanendo in tema spese del sindaco c’è poi il capitolo biglietti aerei per i viaggi del sindaco. In un caso è l’amministrazione stessa che si rivolge direttamente a un’agenzia di viaggi (la stessa agenzia che ricorre anche in altri casi) per l’acquisto di un biglietto per Roma e senza alcun bando. Spesa 500 euro. La cifra lievita di molto nel caso di un provvedimento della Direzione Economato, emesso giorno 8 giugno 2015, che ha come oggetto il rendiconto della cifra di 4000 euro per l’acquisto di biglietti per il sindaco. Anche in questo caso si utilizza lo strumento dell’anticipazione speciale a favore del Provveditore. Ora, ipotizzando che non dovrebbe trattarsi di un volo transoceanico, non si capisce dove il sindaco doveva volare in quei giorni e con chi. Il provvedimento non lo dice. Catania risulta essere il quarto comune d’Italia con la spesa più alta dopo Roma, Milano Napoli e Torino, con oltre un milione di euro e il primo per anticipazione di cassa (dati relativi all’ultimo anno).
Amministrazione col buco: 169 milioni
E la stessa Corte dei conti, che già nel giugno 2015 aveva bacchettato il Comune di Catania, perché non dice la verità sulla reale situazione debitoria e per l’uso di “pratiche contabili non consentite e palesemente in contrasto con le norme di riferimento”, qualche giorno fa, al termine dell’audizione semestrale sullo stato delle casse, ha rincarato la dose sottolineando come il disavanzo d’amministrazione degli ultimi due anni sia cresciuto da 143 a 169 milioni di euro, mettendo anche nel mirino le partecipate e il bilancio di previsione non ancora approvato. Come dire che la Giunta Bianco non è per nulla andata in discontinuità rispetto alla gestione allegra delle casse comunali.”
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