Cronache natalizie, letterina a Babbo Natale: “fai l’Avv. Fiumefreddo sindaco di Catania, lo vuole la gggeente”

(nella foto la copertina del best-seller di qualche anno fa del legale)

di Iena Flora Natalizia

Caro Babbo Natale,

anche se ti presenti di rosso vestito so che non sei comunista e anche se hai la panza credo che incarichi politici e assessorati vari non te né hanno mai dati. Io ne conosco uno che di incarichi ne ha tanti e di esperienza pure e di simpatia tanta e ci ha tutto di tutto e anche di più. So che sarebbe un buon primo cittadino per la mia città.

Caro Babbo Natale, non essere sdegnato dai cambia bandiera… chi siamo noi per giudicare?

Chi ti scrive è un bravo uomo che rispetta le ordinanze e non butta a terra i volanti pubblicitari.
Ti dico solo basta, e se ti avanza un po’ di tempo fai Fiumefreddo, l’avvocato Antonio, sindaco di Catania, lo vuole la gggeente, lo vuole quello e lo voglio anche io… Antonio esci dall’ombra e scegli il sole… Slogan pronto e ben-servito, come un piatto di lenticchie con contorno di consulenza.

Lui sa come “guadagnarsi il pane quotidiano”:

Presidente dell’Organismo di vigilanza della Sac.
Consigliere dell’ Organismo di vigilanza della Tecnis S.p.A

Con tutte queste vigilanze siamo cetti che saprà risolvere l’annoso e secolare pobblema de traffico, che è peggio dei capponi di Renzo e del pesce pescato dalla pila della mensa dell’Università spacchiusa.

Consigliere di sorveglianza della società patrimonio immobiliare
Ex Sovrintendente del Teatro Bellini
Ex Assessore alla Cultura della Giunta Scapagnini..
A 24 anni Assessore a Sant’Agata Li Battiati
Legale dell’IRSAP (ex consorzi ASI)…
Proprietario per una quota di minoranza della Link Campus.

Meglio avere ragione che essere coerenti.
Diamo a CesareAntonio ciò che è di CesareAntonio.

Però non c’entra niente con quei manettari dei giornalisti e giornalanti dai titoli allarmanti, che denunciarono per primi (?) i rapporti fra Celona e Crocetta… che folgorato sulla via della quaresima lo nominò Assessore regionale… un Damocle contro la muffa e contro la mafffia.

Nonostante Crocetta, non gli andò di culo…(battuta a denti e chiappe strette) durò una settimana, con tanto di lettera biblica e crocifissa. “Preferisco rimanere un uomo libero”- scrisse – “la croce è un regalo che Gesù concesse a Simone di Cirene ed il cirenaico se ne fece carico da solo; non la volle, non la chiese, ma ricevutala la passo ad altri. Allo stesso modo, non posso accogliere il tuo invito incarico di assessore”… casualmente la missiva fu pubblicata su Sudpress.

Peccato, avrebbe infilzato i mafiosi del tempio…

“Quel tipo di belva, che è il mafioso, inizia con l’adulazione dei suoi nemici, ma quando si accorge di non avere presa ed allora passa ad infangare e isolare, infine se tutto è vano uccide”. (Sempre dalla I lettera di Fiumefreddo a Crocetta.)

E sti c…i… Caro Babbo Natale e se San Francesco rese mansueto il lupo di Gubbio di certo il sindaco Fiumefreddo renderà altrettanto mansueto u liotru.

A sostegno della Sua candidatura, i comitati vari natalizi di eVViva Catania, è-viva-Catania e ma-è-viva-Catania(?), organizzano sotto l’albero di Natale, lo sparo sui petali di rosa di un nano da giardino con i calzini a righe e le bretelle… direttore della manifestazione un capezzolo di Venere, un po’ rifatto.

Caro Babbo Natale sei inviato anche tu, all’ingresso ricordati di esibire il certificato antimafia.