Cronache paracule e parasindacali, nasce “DemoSì”! “Gola Profonda”: “ vi spiego tutto….”


Pubblicato il 13 Dicembre 2015

Una nostra speciale intervista che rivela retroscena e…avantibottega!

di iena sotto il palco marco benanti

Gola Profonda, ma perché è nato “DemoSì”?

Ma cos’è una malattia della pelle? Mi chiedo piuttosto: perché non l’hanno chiamato “La Gattoparda” visti i vecchi arnesi presenti e protagonisti?

Dimmelo tu cos’è? Una corrente del Pd, una corrente della Cgil, una corrente del Pd e della Cgil, un partito, un contenitore degli amici di Angelo Villari e Concetta Raia, nulla di tutto questo? Altro?

E’ l’ennesima componente della Cgil di Catania. Ormai ne fanno una a settimana. Hanno più correnti che elettori ormai. E poi è un’operazione di lobbyng da vendersi nel momento della composizione delle liste elettorali. Una cosa per dire: avete visto noi esistiamo. Che cosa ci date?

Alle “Ciminiere” chi è arrivato: tanto popolo o tanti affiliati a Caf e altro?

Ma hai visto che platea? Sembrava di stare ad una convention anni ’80. Pensionati, burocrazia sindacale, clientela varia e ceto politico. E poi c’era gente che non sapeva nemmeno perché stava lì, hanno portato tutti,orbi e zoppi per fare numero. C’è da capirli,si stanno giocando tutto.

Parrebbe che fossero presenti anche taluni “big” della sanità: ma è un’altra dimostrazione della “spinta socialista” oppure della “spinta baronale”?

Sì tanti baroni e dirigenti sanitari e questo è il tratto più inquietante. Perché questa gente stava lì? Per spinte ideali? Dubito.

Nelle prime file c’erano anche Pierangelo Spadaro ed Enzo Napoli, oltre a Jacopo Torrisi sul palco: un segnale che la “malaerba” non muore mai? Oppure un “tributo” a chi ha portato in basso il Pd e a chi lo potrebbe definitivamente affossare?

Jacopo Torrisi batte cassa dopo la fine della giunta regionale in cui faceva, come dire, quasi il reggimoccolo a Bruno Caruso. E’ un modo per dire che è’ a disposizione del gruppo se c’è da sacrificarsi per qualche altro incarico. Spadaro ormai si sente il segretario del Pd e dunque presenzia a tutto. Napoli… Napoli chi?

La presenza di Cracolici ha un significato politico, oppure è legata al sabato pomeriggio giovani?

Cracolici deve ricompattare l’area dopo aver soffiato il posto di assessore alla Raia, circostanza che aveva indispettito non poco il gruppo catanese.

A proposito, come spiegare l’assenza delle “giovani leve” Sonia Messina, Adele Palazzo e del “vecchio leone” Massimo Malerba? Scelte politiche oppure il centro commerciale in quel momento era più attraente?

La Palazzo sarà stata forse dal gommista a riparare le ruote? La Messina li odia, soprattutto in questa fase in cui caldeggiano la candidatura di Spadaro a segretario provinciale. Malerba invece è strano, lo avrei visto bene in quella situazione, è il più democristiano di tutti. Fuori dalla Cgil fa il rivoluzionario e poi dentro si fa gli accordi e accetta di tutto pur di tirare a campare.

La presenza di Fausto Raciti, dopo la lettera minatoria, è un attestato di solidarietà oppure è un elemento fondamentale della “tappezzeria politica” democratica?

Scusa ma chi lo dovrebbe minacciare a Raciti? Il miglior garante del blocco di potere che domina la Sicilia. Ma mi faccia il piacere

A proposito: ma quanti baci ha dato Angelo Villari? E quanti abbracci? Più o meno di Concetta Raia?

Angelo Villari era raggiante, da settimane è in ansia per questa iniziativa. Ha chiamato al telefono tutti uno per uno, ha imposto alle burocrazie sindacali la massima mobilitazione.

“DemoSì” servirà a qualcosa oppure resterà l’ennesimo sabato pomeriggio senza “febbre”?

Già oggi non se ne parla più, il che è tutto dire.

Ma diciamo la verità: in Cgil chi comanda?

In Cgil vige ancora il menage-a-trois, domina il trio Villari-Raia-Rota, sono gli unici che ci guadagnano veramente da questa situazione, dall’usare il sindacato per scopi politici e personali, Agli altri, ai mendicanti di cui si circondano danno solo le briciole.

Finale: Angelo Villari farà il sindaco di Catania?

No, si farà questo giro in assessorato, poi proverà a mettersi in lista per le nazionali. Ed è lì che si concluderà la sua parabola.

 


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